Lunedì, la Polizia di Stato, è intervenuta nei pressi della Strada Provinciale 231 (ex 98) dove erano stati segnalati alcuni malfattori intenti a portare via da un’azienda una cisterna in metallo.
Gli agenti giunti sul posto si sono accorti del repentino allontanamento di due giovani alla loro vista: si sono subito posti sulle loro tracce e a poca distanza di lì i poliziotti fermavano i fuggitivi che tentavano di allontanarsi a bordo di un motocarro ape.
Appena bloccati le forze dell’ordine hanno riconosciuto i due: erano gli stessi che poco prima avevano tentato il furto scavalcando il muro di recinzione dell’attività commerciale.
Ma anche il motocarro su cui viaggiavano era di provenienza furtiva: questo, infatti, era stato rubato il giorno prima a Bari – Palese e già parzialmente riverniciato. I due erano andati nel paese limitrofo servendosi di un motorino rubato a Bitonto ad un 42enne, poi arrestato dalla Polizia e ora già in stato di libertà in attesa di processo (leggi qui: https://bit.ly/2zdD5d5).
Su queste premesse il 19enne F.C. e il 16enne C.C., venivano accompagnati al Commissariato di Pubblica Sicurezza e denunciati per tentato furto e ricettazione.
Presso gli Uffici di Polizia emergeva poi che il maggiorenne era appena stato colpito da un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che disponeva l’applicazione della misura di sicurezza del riformatorio giudiziario in quanto, già gravato dalla libertà vigilata.
Su tali premesse, mentre il minorenne veniva affidato ai genitori, il complice veniva trattenuto e condotto presso l’apposita comunità.