Ancora una volta sembra giusto sollevare il problema del dissesto dell’asfalto, soprattutto di strade che sembrano passare inosservate. Numerose continuano ad essere le lamentele dei bitontini, che non possono fare altro che accogliere la richiesta di segnalare il problema.
Sono stati messi a disposizione 30 mila euro per le buche stradali.
Che siano sufficienti o meno, i lavori sembrano procedere molto lentamente.
I bitontini allarmati hanno colto la richiesta del primo cittadino, Michele Abbaticchio, di postare sul suo profilo Facebook segnalazioni o di recarsi negli uffici competenti.
Dopo un’epocale attesa, son stati annunciati i lavori presso via Borgo San Francesco e via De Gasperi. «Una promessa mantenuta», ci tiene a precisare il sindaco Michele Abbaticchio.
Abbiamo ascoltato il primo cittadino in merito. «Si è parlato di gare tribolate e ricche di imprevisti solo per via Borgo San Francesco e per via De Gasperi, perché le buche segnalate vengono subito sistemate. Lo scorso dicembre è stato assestato Corso Vittorio Emanuele (a carico dell’AQP), la copertura di buche pericolose come quelle nei pressi del sottopassaggio in via Lazzati, la sistemazione di strutture scolastiche nelle frazioni che hanno richiesto numerose risorse. Questo lunedì partiranno i lavori presso le strade su citate e tra i lavori in corso da annoverare c’è anche quello per l’ex Pretura nei pressi della chiesa di San Domenico».
«In più – aggiunge Abbaticchio – l’Acquedotto Pugliese ha finanziato all’incirca 9 milioni di euro con i quali saranno fatti interventi di recupero del manto stradale per: via Chiancarello, via Roma a Mariotto, via Mateotti, via Traiana, via Ammiraglio Vacca e via Palombaio».
Qualche toppa ha cominciato però a riaprirsi e molti si chiedono il perché.
Gli interventi da fare risultano sempre molteplici ma il patto di stabilità è sempre dietro l’angolo impedendo ai Comuni dioltrepassare determinati limiti: «La somma è sufficiente per risanare tutte le buche. Quelle che si son riaperte, son state rattoppate. Purtroppo, le condizioni climatiche e il continuo passaggio di mezzi su toppe appena fatte, non aiutano. – ha continuato il sindaco –Con i fondi comunitari ci occuperemo di rifare il sistema fognario e idrico, in modo tale da passare a consolidare il manto e, quindi, rifare le strade per una maggiore qualità e sicurezza».
Il cittadino sollecita i lavori per la sua sicurezza, ma chi di competenza è sicuro di sapere con certezza ove siano tutte le buche delle città? Enorme è il cratere che si sta aprendo tra via Falcone Borsellino e via Palmiro Togliatti.
Ci consoliamo però.
Da Nord a Sud la situazione non cambia. L’asfalto italiano si sgretola facilmente mettendo a repentaglio soprattutto la vita di pedoni, ciclisti, motociclisti, oltre che di automobilisti.
Le cause di tali formazioni sono innumerevoli: a partire dalla condizione climatiche fino ad arrivare alla cattiva manutenzione, ai materiali sbagliati o al sottosuolo fragile.
L’articolo 2051 del Codice Civile recita: ”ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”.
Perciò il Comune è oggettivamente responsabile dei danni recati a veicoli e persone, che hanno il diritto di essere rimborsate. Il Codice della Strada prevede anche che il 50% delle multe debba andare al Comune, ad esempio, per il miglioramento della circolazione stradale, il potenziamento della segnaletica e la fornitura dei mezzi necessari per la sicurezza stradale.
A quanto pare però asfalti e drenaggi costituiscono una priorità minore rispetto ad altro.