Dalla Camera del Lavoro di Bari alla Segreteria generale della CGIL di Puglia: un salto che gli costerà qualche incubo notturno in più, ma anche tante bellissime soddisfazioni.
È il terlizzese Pino Gesmundo a raccogliere il timone dell’ex segretario regionale della CGIL, Gianni Forte. Lo ha eletto pressoché all’unanimità l’assembla generale della confederazione, riunitasi a Bari il 25 maggio scorso, con il beneplacito della leader del sindacato, Susanna Camusso.
53 anni, sposato e con due figli, raffinato e appassionato delle arti (soprattutto della danza, per motivazioni familiari), Gesmundo è stato sempre in trincea negli ultimi anni. Eletto alla Segreteria della Camera del Lavoro di Bari nel 2011 e già segretario generale della CGIL di Bari, ha gestito vertenze sindacali piuttosto calde, dando prova di tenacia e sensibilità.
Due qualità di cui non potrà più fare a meno nel suo nuovo mandato.
Di lui la Camusso ha grande stima e ne ha festeggiato con gioia l’elezione. Nel suo discorso, la leader della Cgil ha ricordato quanto sia duro oggi il lavoro del sindacato e quanto vada sostenuta e arricchita la grande tradizione sindacale della Puglia: “Viviamo in una società in cui i precari sono di gran lunga più numerosi dei lavoratori, i giovani fuggono all’estero e i politici fanno finta di non sentire. Il sindacato deve essere caparbio nel fare gli interessi dei lavoratori e siamo sicuri che Pino Gesmundo sia la persona giusta per la Puglia”.
Dal canto suo, consapevole di approcciarsi a un incarico di grandi incombenze, Gesmundo ha ricordato come “l’Ilva, la Natuzzi e il caporalato” siano tra le sue priorità: “È una bella responsabilità in un territorio che può rilanciare le politiche per il Mezzogiorno perché rappresenta un’eccellenza in molti settori”.
L’ultima volta che lo abbiamo incontrato, circa due anni fa, il neo eletto Segretario regionale della CGIL ci aveva promesso una passeggiata nel centro storico di Bitonto, per toccare con mano la rinascita culturale della nostra città. Nel caso in cui non abbia ancora mantenuto la promessa, lo aspettiamo rivestito di questo suo nuovo incarico.