Giovanni è un signorotto di quasi 80
anni che, dopo una vita passata tra mattoni, calce, intonaco, adesso si gode
l’esistenza.
E lo fa trascorrendo gran parte del tempo in villa comunale, a due
passi dalla sua dimora.
E così, in una normalissima mattina di
fine luglio, interrompe il nostro footing (quasi) quotidiano per raccontarci
quello che proprio non va del polmone verde cittadino.
«Questa villa ogni giorno che passa
sta sempre peggio», sottolinea l’anzianotto guardando le birre posizionate
in fila sotto una panca, come testimonia anche la foto.
«Non è possibile che ogni mattina chi
viene a passeggiare in villa e gli uomini dell’Azienda servizi vari che
puliscono devono trovarsi questi scenari – prosegue – come è anche poco
carino vedere nei cassonetti dell’immondizia gli escrementi dei cani non ben
sigillati e chiusi nelle apposite bustine». Già, perché secondo Giovanni,
c’è la cattiva usanza dei padroni degli amici a quattro zampe di limitarsi
(ovviamente chi lo fa) a raccogliere sciattamente i bisogni dei cani, senza
però “proteggerli” adeguatamente.
E, sempre in tema di amici canini, il
nostro amico propone la sua soluzione: «Dedicare degli spazi specifici ai
cani e ai loro bisogni qualora non potesse essere del tutto vietato
l’ingresso». Secondo Giovanni, infatti, la villa dovrebbe essere interdetta
agli animali, e dovrebbe prevedere il divieto di calpestare con i tacchi i
tappeti dell’area ludica per i bimbi, dare da mangiare ai volatili, giocare a
palla.
Pensiamo che l’elenco delle negatività
sia finito qui, ma ci sbagliavamo. L’arguto osservatore prende fiato, e ci
riserva altre sorprese.
«E’ impossibile non parlare poi dellapuzza di tante troppe sostanze che, dalle 20 in poi, proviene dal rondò
centrale e che in pratica ne impedisce l’accesso – prosegue – e viene
prodotta dai ragazzini e dai più piccoli. Senza dimenticare, poi,l’illuminazione che a tratti è davvero scarsa».
E, infine, Giovanni ricorda che anche i
servizi igienici della villa comunale non sono (ancora) proprio un bell’esempio
alla civiltà.
Qualche mese fa lo ha fatto notare anche
Giuseppe Fioriello, consigliere di Italia dei valori, all’amministrazione
comunale.
Evidentemente da Palazzo Gentile non se
ne sono ancora accorti…