Con la fine del lockdown, per strada sono tornati anche gli incivili.
A quanto pare, i mesi passati in casa e la grave emergenza sanitaria non ci hanno resi migliori come speravamo.
Ecco la barbarie a cui ha dovuto assistere un nostro lettore, di cui riportiamo integralmente lo sfogo:
In tempi di pandemia, l’attenzione dell’essere umano verso l’igiene, specialmente quella degli spazi condivisi come strade e viali, dovrebbe essere una priorità.
A quanto pare, invece, il mondo è peggiore di come lo avevamo lasciato all’alba del covid-19.
Abito in una stradina del centro storico.
Ieri sera il vociare concitato di ignoti proveniente dalla strada ha attirato mia madre, che prontamente è uscita sul balconcino.
Abbassando lo sguardo a livello strada, ha potuto notare che, a pochi centimetri dalla porta della nostra abitazione, tre ragazze orinavano beatamente facendo “da palo” a turno.
Alla richiesta di mia madre di allontanarsi immediatamente, le tre giovani non solo non si scomponevano più di tanto, ma continuavano a espletare i bisogni aggiungendo a corredo risatine ed espressioni di scherno.
Non allego foto del lago davanti casa, con annessi fazzolettini a galleggiare, per un discorso di decoro.
E non mi interessa neanche sottolineare quanto poco giusto ed elegante sia fare pipì davanti casa della gente, specialmente se, nel caso delle ragazze, occorre praticamente denudarsi in giro per compiere l’atto.
Quel che mi preme è sottolineare che, se neanche dinanzi alla catastrofe sanitaria, se neanche dinanzi alle terapie intensive, se neanche dinanzi ai cortei delle bare, l’approccio verso il prossimo ha compiuto dei passi in avanti in nome del rispetto reciproco e della civiltà, allora io dico che questa città e questo mondo non hanno più nulla in cui sperare.