Un nostro lettore, P. C., racconta una vucenda vissuta da una persona cara e andata a buon fine.
Leggiamo.
“Un ringraziamento sincero a tutti coloro che vorranno leggere con particolare interesse e attenzione, queste mie considerazioni che profumano di vere congratulazioni al merito dell’OSPEDALE “DI VENERE” di CARBONARA DI BARI.
Sono stato testimone oculare, presente durante le pregevoli operazioni nel PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE al ricovero di mia suocera R. L., il giorno 28 Luglio c.a., giunta lì, con inquietanti fibrillazioni atriali a carico del suo cuore che non le permettevano, in quel momento, una normale respirazione, con un’improvvisa sudorazione fredda in tutto il corpo ed un tutt’altro che benessere psicofisico.
L’angoscia nello sguardo molto preoccupato di mia moglie, teneva in ansia e in subbuglio, anche il mio cuore.
Ebbene! Vorrei sottolineare, con sorprendente ammirazione, il lavoro d’ EQUIPE di tutto il PRONTO SOCCORSO che con solerzia, abnegazione, straordinaria disponibilità, competenza e cura nei dettagli verso tutti i pazienti presenti (a cominciare dalla mia cara suocera). Pertanto.. CHAPEAU.. innanzitutto al PRIMARIO della CARDIOLOGIA (DIRETTORE U.O.C. DELL’ OSPEDALE “DI VENERE”) DOTT. PROF. MASSIMO VINCENZO BONFANTINO la cui professionalità, la cui competenza e l’immensa umanità, permettono che il tutto funzioni al meglio.
Al “TRIAGE” vorrei rimarcare il preziosissimo lavoro d’intesa professionale e di eccellente competenza delle DOTTORESSE ANNAMARIA PEPE e TERESA SISTO con la collaborazione della DOTTORESSA della Cardiologia VIVIANA MINNIELLI, il personale infermieristico e gli operatori OSS di turno in quelle ore. Con loro, il fulcro umano e professionale del TRIAGE..nonché l’operatore VITO DI GIULIO che brillava, in quei tremendi momenti d’ignota paura per tutti noi, per risolutezza immediata nel saper leggere velocemente lo stato di sofferenza respiratoria del paziente (mia suocera).
Ecco! In un PAESE come quello italiano, in cui emergono spesso da molti anni ormai, casi di malasanità gratuita, una volta tanto, mi sembrava doveroso e onesto dal punto di vista intellettuale, ricoprire di elogi umani e professionali con massima sincerità, senza sconfinare nella banale piaggeria, la SANITÀ ITALIANA e in primis, in questo caso, il PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE “DI VENERE” di CARBONARA DI BARI”.