La Cooperativa “Anthropos” è impegnata dal 1986 nel settore della salute mentale e
del disagio psichico e dispone di diverse strutture riabilitative dove vengono
espletate diverse attività laboratoriali, fra cui –da molti anni a questa
parte- quella del calcetto.
Il presente progetto nasce dalla riflessione degli
operatori e dei famigliari coinvolti che confermano unanimi la validità e l’ importanza
di tale iniziativa, grazie agli effetti positivi che l’attività sportiva ha
sugli utenti psichiatrici. Crediamo nella funzione terapeutica del calcetto
perché lo pratichiamo in modo
sistematico, con osservazione partecipata da quasi dieci anni e possiamo
affermare che tale attività inneschi una serie di comportamenti virtuosi,creando nuove relazioni ed un sentimento di appartenenza al gruppo. Il calcetto
mobilita tutti i sensi, favorisce la cura del sé, la riappropriazione corporea,
ha implicito in sé una serie di stimoli che “costringono alla “naturalità”,
alla concretezza, al protagonismo dei ragazzi e al confronto con la realtà.
In quest’ottica si inserisce questo progetto che ha
tra gli scopi principali quello di riunire diversi gruppi interessati
all’attività di calcetto, composti da utenti-giovani in carico alle nostre
strutture dai diversi Centri Salute Mentale, Cooperative sociali e Associazioni
appartenenti alle sei province pugliesi.
Anche
quest’anno il Centro Diurno Anthropos di Bitonto, nell’ambito dell’ A.N.P.I.S
Puglia (Associazione Nazionale
Polisportive Dilettantistiche per l’Integrazione Sociale) ed in collaborazione
con il CSI Puglia, per l’VIII anno consecutivo organizza il Campionato
Regionale di calcetto denominato “Rimettiamoci in gioco Sportiva..Mente”riservato agli utenti disabili psichici, familiari ed operatori dei Centri di
Salute Mentale, delle strutture riabilitative e delle associazioni della regione pugliese .
La
manifestazione coinvolge ad oggi circa 200 persone (coop. Anthropos-Giovinazzo,
ass. “L’Anatroccolo”-Bitonto, Ass. “Tutti in palla”, asd “UFO Città solidale”-
Latiano, coop. “L’Adelfia”-Alessano, Fondazione “Beato Bartolo Longo”-Latiano,
Coop.“Sol levante”-Taurisiano, Ass. “Gargano 2000”-Giovinazzo) con l’auspicio
di accrescere il numero dei partecipanti e l’obiettivo di dimostrare che
l’attività ha un gran potenziale socializzante oltre che riabilitativo e
terapeutico.
L’
attività sportiva può, dunque, diventare un’occasione per promuovere,
attraverso lo sport, il protagonismo dei soggetti –senza esclusione- per creare
legami sociali in un contesto
territoriale più allargato.
La Manifestazione, pertanto, è un evento distraordinaria importanza per la nostra provincia ed allo stesso tempo unadimostrazione concreta di come si possa contribuire a migliorare la Salute
Mentale e Psichica, sia sul versante delle vittime del disagio, sia dalla parte
della società.
Per quanto concerne l’aspetto organizzativo si è
pensato ad un girone di andata e uno di
ritorno, i cui tempi di attuazione sono quelli che vanno da Novembre a
Maggio. L’attività sportiva si espleta in un percorso itinerante da nord a sud
della regione, laddove la squadra ospitante si fa carico sia
dell’aspetto calcistico (disponibilità del campo. dell’arbitro, ecc.) che dell’
aspetto logistico nei confronti di quella ospite.
Le squadre troppo distanti fra di loro, in termini
kilometrici (es. Foggia e Lecce), potranno espletare le partite di campionato
c/o il campo neutro “Gio Sport” sito in Palombaio.
Le partite sono dirette dagli arbitri inviati dal CSI Regionale ed ogni
atleta è tesserato con lo stesso ente di promozione sociale e accompagnato da
relativo certificato medico di idoneità alla attività sportiva non agonistica.
Al
termine del campionato vi è la fase conclusiva di customer satisfaction durante
la quale , ad ogni partecipante (dall’organizzatore all’utente), viene somministrato un questionario circa
l’efficacia della suddetta attività al fine di evidenziare se gli obiettivi
sono stati o meno raggiunti.
In
concomitanza si tiene una TAVOLA ROTONDA durante la quale vengono presentati i
risultati del progetto a cui segue la premiazione degli atleti c/o la salaConsiliare del comune di Bitonto.
In
definitiva si può affermare che chi lavora con persone con disabilità mentale
sa bene che il successo dell’azione educativa, formativa e di sensibilizzazione
passa attraverso una rete di soggetti che interagiscono tra di loro per il bene
della persona interessata: famiglia, scuola, servizi sanitari, enti pubblici.
E’ così anche nella nostra Associazione. Lo è per tutte le attività che
programmiamo, crediamo lo sia in particolare in questo settore particolare e
delicato perché possa crescere la Salute delle Comunità direttamente legata
alla Salute Mentale.