Da Dionigi Tafuto, Segretario di Rifondazione comunista di Bitonto, riceviamo e pubblichiamo.
“Egregio direttore, Rifondazione comunista come al solito è costretto ad intervenire su una questione di natura politica.
Avrà letto, sicuramente sulle testate nazionali, regionali e provinciali, della querelle riguardante una sentenza del Consiglio di Stato in materia di rifiuti che ha fatto sobbalzare i primi cittadini di tanti Comuni, in primis tale De Caro (sindaco di Bari), preoccupato dei suddetti esiti, che potrebbero far rimbalzare un aumento Tari retroattivo al limite del 50%.
Anche da noi a BITONTO é apparso un articolo lodevole da parte dell”amministratore della Sanb, che nulla ha che fare con la politica, ma informa in maniera chiara la città.
Va da sé che chi é preposto invece, mostra ancora una volta una latitanza politica verso un territorio che in materia di rifiuti risulta essere da sempre martoriato dal punto di vista ambientale ( due discariche) ed economico.
Ci verrebbe da dire forse esagerando che i cittadini bitontini risulterebbero essere “cornuti e mazziati”, qualora si dovesse avverare quanto sopra.
La nostra missiva come avrà notato risulta evidenziare un aspetto che a lei non sarà sfuggito.
Difatti in altre occasioni, le abbiamo scritto su problematiche di natura politica (es. piazza Moro ed espianto dei lecci) ma puntualmente a rispondere sono stati i tecnici.
Per concludere, Rifondazione comunista, si pone due obiettivi:
1) sensibilizzare la parte politica affinché si assuma le proprie responsabilità.
2) nello specifico, la problematica Tari sia presa in carico da chi di dovere informando i cittadini.
P.s.
Per la cronaca Rifondazione comunista di Bitonto continua a parlare di un territorio ( Bitonto) in modalità ZONA FRANCA onde evitare appetiti nascosti che potrebbero manifestarsi causa necessità di aperture nuove discariche”.