Dopo un lungo periodo di lotte sindacali e di trattative finalmente riaprono i cancelli della ex OM Carrelli di Bari e da giugno inizieranno a lavorare i primi 12 lavoratori con contratto a tempo indeterminato part-time al 50%. È il risultato dell’accordo sottoscritto, nella sede della presidenza della Regione Puglia, tra le organizzazioni sindacali FIM Cisl, FIOM Cgil, UILM Uil e la Società Selectika Srl, finalizzato alle prime 12 assunzioni dei lavoratori impiegati presso la ex OM Carrelli. L’accordo è stato sottoscritto alla presenza dei rappresentanti della Regione Puglia, del presidente della Task Force per l’occupazione, del sindaco della Città Metropolitana di Bari e del sindaco del Comune di Modugno, dove è sita l’azienda. La Società Selectika ha confermato il cronoprogramma dell’assunzione di altri 88 ULA entro il secondo trimestre del 2023: ci si è aggiornati ad un mese per definire i dettagli dell’ultima parte di produzione non ancora confermata che assorbirà i restanti lavoratori. “L’azienda Selectika – hanno spiegato da Cgil Bari – si è impegnata a fare investimenti per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro necessari al rilancio delle attività d’impresa e al ricollocamento dei 128 dipendenti del bacino ex Om”. Intanto, 21 di loro sono già impegnati in tirocini formativi presso l’Amiu di Bari. “Un percorso faticoso e complesso – dichiara il presidente della Regione Puglia – ma sull’ex OM non abbiamo mollato mai. Una vertenza che ho seguito personalmente, anni di iniziative per tutelare i lavoratori, anni di ricerca, mobilitazione, presidi davanti ai cancelli. La riapertura delle porte della ex-OM e il fatto che 12 lavoratori verranno riassunti dal 1 giugno, in attesa dell’inizio delle attività nel marzo 2023, è una notizia che dà fiducia ai lavoratori e alle loro famiglie. Importante è stata la sinergia tra istituzioni, sindacati e Confindustria, che ringrazio. La nostra attenzione resterà alta finché la vertenza non sarà risolta con l’assunzione di tutti gli ex dipendenti”. “Questo è solo il primo passo – hanno concluso da Cgil Bari – e bisogna adesso lavorare affinché vada avanti il processo di riconversione del sito ex Om trasformando lo stesso in un impianto integrato per la valorizzazione di plastiche e vetro da raccolta differenziata e pertanto realizzando un polo di eccellenza perché permetterebbe la chiusura del ciclo dei rifiuti e favorire la tutela del territorio.