“Nella pianificazione e progettazione della citta? e delle sue componenti dobbiamo sempre aver chiaro il fatto che e? la natura che ospita la citta? e non il contrario”. Potrebbero essere queste parole del Prof. Francesco Ferrini (dell’Università degli studi di Firenze), la perfetta sintesi del fruttuoso e partecipato dibattito che si è svolto, su iniziativa dal PSI Bitonto e dall’associazione NovaRes, venerdì 3 febbraio all’interno del foyer del Teatro Traetta, circa l’opportunità di adottare un regolamento del verde urbano nella città di Bitonto.
Ad aprire il dibattito l’introduzione del Segretario PSI Bitonto Luca Matera ed i saluti istituzionali del Sindaco Francesco Ricci. Una visione concreta è stata subito offerta dalla testimonianza sulle buone prassi adottate nel Comune di Matera dall’ex assessore Lucia Summa, promotrice del vigente regolamento e piano di gestione del verde urbano di Matera. E’ stata successivamente la volta di Saverio Basile (dirigente dell’Ufficio Ambiente del capoluogo lucano), che ha sviscerato dettagli amministrativi e vantaggi economici di una corretta gestione del settore verde pubblico. A concludere la presentazione del libro ‘’Alberi e gente nuova per il Pianeta’’ dell’autore Ferrini che ha magistralmente illustrato i benefici generali e specifici di città più naturali e ‘’green’’ definendo e pianificando obbiettivi SMART (Specifici, Misurabili, Attuabili, Realistici, Tempestivi risultati Raggiungibili). Per questi ed altri motivi siamo ancor più convinti della necessità che un Regolamento del verde urbano debba essere adottato dalla nostra amministrazione comunale.
Nell’ottica di soddisfare molteplici sensibilità ed interessi i Socialisti di Bitonto e i componenti dell’associazione NovaRes, certi che la corretta gestione del verde pubblico non abbia solo una funzione “ornamentale” ma soprattutto ECO-sistemica, “non abbasseranno mai la guardia sull’argomento ed intraprenderanno tutte le iniziative necessarie affinchè Bitonto si doti di tali strumenti normativi”, spiegano in una nota. Gli organizzatori auspicano “che quanto prima il dibattito politico possa lasciare spazio a quello istituzionale della massima assise ricercando sempre la più ampia condivisione“.