È partita ieri sera la grande tre giorni
dedicata alla Festa Patronale.
Una marea di persone ha assistito,
infatti, allo scoprimento del quadro del Miracolo, in onore di Maria SS.
Immacolata, realizzato da Gennaro Somma, posto al centro di Porta Baresana, e
all’accensione spettacolare, sulle note di “Momenti di gloria”, delle luminarie
della nota ditta leccese di Scorrano, “Massimo Mariano Luminarie”.
È stato un gioco
di luci e colori che ha emozionato ed entusiasmato i tantissimi bitontini accorsi
ed in trepidante attesa.
Prima, però, breve cerimonia di apertura
delle Feste Patronali.
Sul palco allestito in Piazza Cavour, sono saliti il
Presidente del Comitato Feste Patronali, Nicola
Cambione, il sindaco di Bitonto, Michele
Abbaticchio, l’assessore al Marketing Territoriale, Rocco Rino Mangini,
l’assessore allo Sport, Domenico Nacci,don Ciccio Acquafredda e don Ubaldo Aruanno, i rappresentanti
delle forze dell’ordine e del comitato delle feste patronali.
Nicola Cambione ha voluto ringraziare
tutti, «la città, per l’enorme contributo
nonostante il periodo di difficoltà economica, l’Amministrazione per il
continuo sostegno, i volontari e i ragazzi del Comitato per aver allestito in
pochi giorni il tutto».
Nel ricordo di Raffaele Merolla, l’operaio casertano tragicamente scomparso
mercoledì sera nel fossato del Torrione Angioino, si è concentrato l’intervento
del sindaco Abbaticchio, che poi ha
sottolineato la linfa offerta dai giovani anche in occasione di queste Feste
Patronali.
«Le nuove generazioni puntano
sul rilancio dell’economia di questa città dando un segno di dignità attraverso
segnali importanti come il tornare a riabitare il centro storico – ha
sottolineato il primo cittadino –. Questo
è un momento di festa, di religione di una città che vuole tornare ad essere
importante. Perciò auguro a tutti che questa sia una festa di riflessione e
speranza e sia anche festa delle nuove generazioni che hanno tutto il diritto
di crescere nella nostra città».
«Ringrazio tutti gli
uomini di buona volontà che hanno consentito di poter festeggiare – ha invece
dichiarato l’assessore Mangini – Festeggiamo per guardare al futuro, per
guardare avanti con la lungimiranza di un popolo unito, tutti bitontini
orgogliosi di esserlo».
Dopo la richiesta di don Ciccio
Acquafredda di dedicare «un momento
di silenzio e preghiera per l’operaio morto, per unirsi al dolore della
famiglia (rispettato dalla piazza, ndr)»,
è arrivato la benedizione da parte di don
Ubaldo Aruanno.
A seguire, lo scoprimento del quadro della Madonna di Gennaro
Somma, accompagnato dai coriandoli, e l’accensione delle luminarie.
Per dare così definitivamente il via alle
Feste Patronali…