Nessun
potenziamento dell'(ei fu) ospedale bitontino. Neanche, e forse soprattutto,
dalla delibera regionale del 4 luglio, in cui viene descritto e approfondito ilProgramma operativo 2013 – 2015. In cui Bitonto sarebbe, ancora, assente.
La
constatazione arriva dalla Consulta del volontariato e dal Comitato misto Asl, che in una missiva
inviata al sindaco Michele Abbaticchio, all’assessore al Welfare Franco Scauro
e al presidente del Consiglio Vito Palmieri, analizzano nei dettagli la delibera
regionale.
«Il
Programma operativo richiamato entra nel dettaglio degli scenari per ciascuno
degli ex ospedali riconvertiti, delineandone per ognuno azioni già attuate ed
ancora da attuare – principia la missiva – e per Bitonto lo scenario è
immutato rispetto al 2010, perché dalla attenta lettura non appare alcun
concreto potenziamento. Nell’allegato IV “Riconversione delle Strutture
ospedaliere – Monitoraggio dello stato di avanzamento” dell’ex ospedale di
Bitonto appare unicamente il prosieguo delle procedure in corso dal 2010 per
l’ormai annoso impegno di 1.887.000 euro per la ristrutturazione dell’ex
ospedale».
Che,
a quanto, pare non avrà niente di quello che chiede e aspetta da anni.
«Dagli
atti di programmazione operativa richiamati non si evidenzia nessuna risorsa aggiuntiva per Bitonto, Palombaio,
Mariotto, Palo del Colle; nessun poliambulatorio di terzo livello (come
invece previsto
per altri territori omologhi al nostro – es. Conversano) per la nostra comunità
di ambito; nessun potenziamento concreto dei servizi territoriali né domiciliari».
La
Consulta, inoltre, spiega come non solo il nostro ex ospedale non verrà
potenziato, anzi verrà ulteriormente penalizzato.
«Nelle
previsioni degli atti regionali viene ridotto a Punto prelievi il Laboratorio
analisi; ridotta la funzionalità della Radiologia ad esami di elezione e
senza integrazione con il Punto di Primo Intervento, nessun riferimento alle
sorti del Centro Dialisi/posti rene; nessun potenziamento della
riabilitazione con il Servizio di Integrazione Scolastica e Unità
Multidisciplinare per gli alunni/e con disabilità, “niente” sul
potenziamento della neuropsichiatria infantile, nessuna definizione della
tipologia e quantità di Day Service da attivare a fronte della dismissione dell’ospedale,
nonostante la deliberazione di Giunta regionale n. 1202 del 18 giugno 2014 sui
Day Service nella Regione Puglia».
La
conseguenza, allora, osservano gli scriventi, è ovvia. Purtroppo.
Disagi,
tanti disagi.
«Di
fatto continuano a Bitonto i gravi disagi quotidiani per la nostra comunità a
causa delle lunghe liste di attesa in branche specialistiche ambulatoriali come
ad esempio Cardiologia, Pneumologia, Reumatologia, Urologia, Ecografia,
Fisiatria. Non rari ancora i blocchi temporanei alle liste di prenotazione
(Reumatologia); difficoltà per la carenza di personale, difficoltà nella
mobilità dell’utenza verso i centri ospedalieri secondo il modello Hub e Spoke,
non ancora funzionale».