Sono
molti i mariottani e i palmaristi che in questi giorni hanno perduto il loro
posticino in paradiso. E si sono aggiudicati, al contrario, uno spazio nel
girone degli iracondi o dei bestemmiatori contro gli operatori telefonici della
wind.
Da
circa una settimana, infatti, le due frazioni non dispongono della connessione
internet di questo gestore, scontrandosi con situazioni che stanno mettendo a
dura prova i “nervi” dei residenti. Troppi i disagi, al punto tale che provare
a narrarli tutti richiederebbe lo spazio di un’epopea.
Ad
esempio, un festival di femministe a Bari rischia di fallire, perché una
giovane giornalista non spedisce per tempo una mail di comunicazione.
Una
docente di scuola elementare ha corso il rischio di perdere una convocazione di
lavoro per l’impossibilità di accedere alla sua posta certificata. Uno studente
sta ritardando la consegna della sua tesi, perché non riesce a ultimare le
ricerche sui siti internet.
Ovviamente,
a questi disagi i clienti provano a rimediare con continue sollecitazioni agli
operatori. Ed è proprio allora che si imbastiscono conversazioni ai limiti di
un copione del teatro dell’assurdo.
Per
Luigi il problema è del computer e della chiavetta, si dovrebbero smontare e
rimontare. Giovanni, invece, consiglia di portare in assistenza il cellulare perché
non si sa mai. Barbara, che è la più efficiente, intuisce che il problema è un
guasto alla linea internet, con tempi di ripristino di circa 24 ore. Ma per
Daniela, solo un’ora dopo, i tempi di attesa diventano “impossibili da
definirsi”.
Eppoi,
come se non bastasse, talvolta si tratta di un guasto al ripetitore di
Molfetta. Per altri, è un problema dovuto a Bitonto.
“Macché”–commenta un altro utente- “a me
l’operatore ha detto che il problema è una cella dell’antenna wind di Modugno”.
Ma
tutto questo, col passare delle ore, crea fratture insanabili nelle relazioni
familiari ed affettive –motivo per cui la compagnia telefonica dovrebbe
immediatamente e seriamente mobilitarsi in questi casi.
Infatti,
una ragazza confessa di aver violentemente litigato con i genitori, rinfacciando
loro di averla fatta crescere “in capo al
mondo, dove non c’è l’adsl”. Un ragazzo dichiara di aver annunciato
definitivamente alla fidanzata che nei prossimi mesi andrà via perché “qui non si può vivere”. Eppoi, ci sono
decine e decine di cittadini che insorgono contro il sindaco “cà sé àva mòuve à mètte internet”.
“È una vergogna. Chi ci
restituisce questi giorni di connessione web?”,
scrive un’utente su facebook.
Insomma,
a quanto pare, oltre ai tempi di attesa sono impossibili da definirsi anche i
danni economici e morali che la compagnia sta causando in questi giorni nelle
frazioni.