Dopo il magnifico evento dei giorni scorsi denominato “Cortili Aperti” al quale ebbi l’onore di partecipare nell’edizione del 2013, restando letteralmente incantato per il grande successo che riscontra questo evento, che mette in mostra a tutti coloro che giungono da ogni parte di Europa la bellezza di Bitonto antica.
Ma puntualmente la melma umana cosiddetta criminalità getta fango sul grande progresso culturale do cui Bitonto da anni è protagonista ed ecco che dopo il francese c’è la vittima spagnola.
Bitonto vecchia è un centro storico tra i più belli d’Italia, ma è anche la roccaforte di criminalità e piazze di spaccio.
È la stessa criminalità che si evolve sempre di più, avendo eredi predestinati.
Come giustificare tale oscenità, quale frase dire al turista che venendo a Bitonto per vivere attimi di gioia, per essere catapultato nella cultura per poi vedere e toccare la storia di un popolo nobile ed assaporare i gusti della tradizione culinaria e viene poi violentato dalla criminalità, e basta un attimo per far scomparire tutta la bellezza di questa città?
Bisogna chiedere scusa a costui, indignarci e dire basta a tale violenza.
Tutto ciò lascia nella mente di chi subisce atti criminali una traccia indelebile. Cosa racconterà costui quando nel far ammirare le foto ricorderà ai suoi amici e dicendo Bellissima Bitonto: “però, vi raccomando di fare attenzione al centro storico, lì c’è brutta gente”.
VERGOGNA, criminali che esportate fango e VERGOGNA perché oltraggiate chi vive onestamente ed è parte integrante del borgo.
Il Sindaco dovrebbe costituirsi parte civile in ogni procedimento a tutela dell’immagine del popolo onesto del nome di Bitonto.
Troppo spesso si è chiesto a gran voce un intervento massiccio delle forze dell’ordine, troppo spesso questo messaggio è stato poi lasciato cadere nel tempo per essere riproposto ad ogni fatto delittuoso.
Lo Stato, oltre che tutelare il cittadino, deve anche ergersi a difesa del bene comune e non si può sempre chiedere ai cittadini di essere “eroi” perché solo i cittadini onesti non ce la faranno mai.
Resto sempre vicino alle forze di polizia del territorio, che, nonostante i mezzi e gli uomini risicati, fanno il possibile per prevenire atti criminosi, che, purtroppo, tristemente e puntualmente accadono.