Continuano a protestare gli operai dell’ex Om Carrelli. Ieri c’è stato un nuovo sit-in davanti alla sede della Regione Puglia sul Lungomare Nazario Sauro a Bari. Gli operai chiedono rispetto e quel che spetta loro, in quanto, nonostante la promessa che, da dicembre, sarebbe arrivata la cassa integrazione in deroga. Ma, anche a causa dei debiti accumulati dalla Tua Industries, da ottobre i lavoratori continuano ad essere senza retribuzione, non avendo avuto neanche le mensilità di novembre e dicembre. È, infatti, prima necessario risolvere i debiti con i creditori. C’è stato anche un sopralluogo all’Inps, per avere chiarimenti in merito.
La speranza è che con la vendita del prototipo della nuova auto si riesca a risolvere il problema, soddisfando i creditori e le retribuzioni mancanti. Ma i primi ad avere dubbi sono proprio i lavoratori: «Ma non c’è nulla di certo. Siamo appesi ad un filo e nel frattempo ci hanno buttati in strada. Risultiamo dipendenti Tua e non possiamo cercare lavoro altrove, se non licenziandoci. Nel frattempo non percepiamo un euro».
Tra loro, comprensibilmente, c’è rabbia, per una situazione che va avanti da ben sei anni: «Da settembre 2017 chiediamo un tavolo al Ministero ma non abbiamo ricevuto nessuna convocazione. Solo Indifferenza per noi. Vergognatevi incapaci! Sei anni senza trovare una soluzione. Avete fallito».
Il prossimo 7 febbraio ci sarà un nuovo incontro con un potenziale investitore, forse interessato ad assumere almeno una parte di loro. Ma c’è disillusione dopo i tanti investitori che in questi anni si sono affacciati e subito dopo ritirati.