Aprirà ufficialmente oggi il Mercato di Campagna Amica a Bitonto, in via Ugo La Malfa (nei
pressi del Liceo Scientifico Galileo Galilei), all’interno del quale le
imprese agricole della Coldiretti di Bari aderenti alla rete di Campagna Amica offriranno
in degustazione e vendita i prodotti agroalimentari di qualità del territorio
pugliese.
Ricco il paniere di prodotti in vendita, dalla verdura fresca ai sottoli,
dalla frutta ai formaggi e al latte, dall’olio extravergine di oliva al vino.
Oggi, alle ore 10,30, presso il mercato agroalimentare il
Direttore di Coldiretti di Bari, Giuseppe Licursi, Giuseppe Licursi, Gianni
Misciagna, medico nutrizionista dell’associazione MediDietNet, Maria Teresa
Cardone di Agrifutura srl, e i rappresentanti della Rete Gas Puglia,
spiegheranno la valenza e gli obiettivi dell’iniziativa che si ripeterà con
cadenza settimanale.
Attenendosi agli accordi siglati a livello
nazionale dalla Coldiretti e dalle associazioni dei consumatori i prezzi
saranno inferiori del 30% rispetto a quelli segnalati dal servizio SMS
Consumatori del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali,
eccezion fatta per produzioni di nicchia non comparabili.
In un’epoca dei consumi globalizzati, a
fronte della dilagante omologazione del gusto, la valorizzazione dei prodotti
tipici locali consente la salvaguardia dell’identità culturale di un territorio
e della sua gente. L’agroalimentare di qualità pugliese tiene e trascina gli
altri settori decisamente in affanno.
“Il Mercato di Campagna Amica è una delle
iniziative fortemente volute dalla Coldiretti, facente parte del ‘Progetto per
Una Filiera Agricola tutta Italiana’, strumento – spiega il Direttore della Coldiretti Bari, Giuseppe
Licursi – che ha determinato la
crescita degli acquisti diretti dal produttore che hanno raggiunto il valore di
3 miliardi di euro e interessano più di 60mila imprese agricole tra cantine,
cascine e malghe oltre a mille mercati degli agricoltori e alle botteghe di
Campagna Amica. La percentuale degli italiani che acquista prodotti a
denominazione, bio o dagli agricoltori tiene rispetto allo scorso anno, a
conferma del fatto che la crisi non incide sul bisogno di sicurezza alimentare
dei cittadini che continuano ad esprimere un forte interesse per le produzioni
ad elevato contenuto salutistico, identitario e ambientale”.