Entro fine aprile, a Bitonto, sarà formalizzata la gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori all’interno dell’ex Istituto San Carlo, individuato come sede per diversi servizi sociosanitari, tra cui la neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.
È quanto annunciato ieri dalla I commissione consiliare permanente della Regione Puglia, nel corso di un’audizione a cui hanno partecipato l’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati, il sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci e il direttore generale della Asl di Bari Luigi Fruscio sul reperimento dei fondi e sulle procedure di spesa necessari a garantire una nuova sede attesa da molto tempo.
L’audizione di ieri, infatti, è l’ultimo capitolo di una questione più volte al centro delle cronache politiche cittadine negli ultimi anni, a causa delle criticità strutturali della sede storica, sita all’interno dell’ex ospedale cittadino, che la rendono totalmente inidonea allo scopo.
Con i suoi 835 metri quadri, l’ex Istituto San Carlo fu individuato come nuova sede nell’ottobre del 2023, quando la Città Metropolitana di Bari consegnò al Comune di Bitonto lo stabile che, in precedenza, aveva ospitato alcune classi dell’istituto di istruzione secondaria superiore Volta – De Gemmis, prima di cadere in disuso. Nel 2018, fu anche proposto come sede dell’università telematica Pegaso, incontrando il parere favorevole della giunta Abbaticchio, ma l’idea non si concretizzò mai.
La Asl si impegnò a ristrutturare l’immobile a proprie spese, eseguire gli interventi tecnici necessari e sostenere le spese di manutenzione ordinarie e straordinarie, oltre che a provvedere alle utenze di luce, acqua, riscaldamento, vigilanza e pulizia ordinaria interna ed esterna.
«Posso ritenermi abbastanza soddisfatto – sono le parole del sindaco Ricci -, innanzitutto perché abbiamo ripreso il tema già affrontato nei mesi scorsi, che si era inspiegabilmente interrotto. Sono particolarmente contento del fatto che la Asl si sia impegnata a bandire entro la fine di aprile la gara per l’esecuzione dei lavori all’interno dell’ex Istituto San Carlo».
Per l’allocazione della neuropsichiatria, prima che la scelta ricadesse sull’edificio sito in via Modugno, due furono le alternative proposte da Ricci. La prima guardava all’immobile di via Frisicchio, oggi in disuso. La seconda proposta prendeva in considerazione lo storico istituto Maria Cristina di Savoia.