L’associazione Mowgli e il movimento di liberi cittadini “VogliAMO Bitonto Pulita” tornano a pungolare il sindaco, l’assessore all’ambiente di Bitonto, l’assessore al verde e decoro urbano e l’amministratore unico della S.A.N.B.
Con una lettera aperta, i volontari chiedono riscontro circa l’adozione della APP “Junker” o similare.
“In data 12/05/2020, il primo cittadino di Bitonto non aveva accolto pienamente la nostra proposta, spiegando che la società SANB (che di lì a poco avrebbe iniziato ad occuparsi della raccolta dei rifiuti) ne avrebbe, certamente, adottata una valida per tutti i Comuni serviti. Inoltre, l’estensione del servizio di raccolta “porta a porta” (che sarebbe dovuto partire entro la fine del 2020!) risultava essere una discriminante – è scritto nella loro missiva -. Considerate le importanti funzioni offerte dalla APP (scansione e individuazione del giusto conferimento, orari e info, statistiche, news, contatti diretti, amministrazione trasparente ed altro ancora) e gli esigui costi di gestione (neanche 10 centesimi/anno per cittadino), ribadiamo nuovamente quanto in precedenza portato alla vostra attenzione.
I ritardi (di cui disconosciamo le motivazioni) dell’entrata in vigore della raccolta “porta a porta” e la percentuale di raccolta differenziata (30% nell’ultimo anno, che è il dato più basso fra i Comuni dell’Area Metropolitana), a maggior ragione, impongono a parere degli scriventi, la dotazione di sistemi informatici, di facile utilizzo che, unitamente a campagne di educazione/sensibilizzazione dei cittadini, siano di efficace supporto per il raggiungimento degli obiettivi”.
L’associazione Mowgli e il movimento di liberi cittadini “VogliAMO Bitonto Pulita” ribadiscono inoltre la loro volontà di confronto e collaborare.