Una ulteriore, sensibile sforbiciata ai consumi elettrici, di gas e gasolio. Abbattimento totale dei fitti da pagare per gli immobili adibiti alle scuole medie. Contenimento delle spese idriche e fognarie. Maggiori entrate derivanti dal recupero delle somme anticipate dal Comune per gli oneri espropriativi per acquisizione di suoli. Un importante segno meno anche alla voce spesa per la telefonia scolastica.
È il Piano triennale 2017-2019 di razionalizzazione della spesa licenziato dalla giunta comunale uscente qualche giorno fa, ma che in pratica è un aggiornamento di quello precedente (2015-2017 http://bit.ly/2sngxnx) e una riproposizione di quei dati contenuti nel Documento unico di programmazione (Dup).
Ancora giù i consumi elettrici. Così come già previsto nel Piano precedente, una importante parte di spending review spetta al risparmio sui consumi elettrici, seguendo l’ampio progetto di efficientamento energetico intrapreso da qualche anno. Oltre agli impianti a Led che verranno installati su tutta la città (secondo gli uffici, gli importanti interventi eseguiti sugli impianti, nonché la completa riqualificazione dell’impianto di pubblica illuminazione a servizio della villa Comunale “Umberto I” hanno portato un risparmio di circa 30mila euro), nell’anno in corso e anche per quelli prossimi è previsto “una riduzione dei consumi legata alla fornitura e posa in opera, nell’anno in corso delle valvole termostatiche e dei connessi lavori di manutenzione straordinaria degli impianti termici, in diversi edifici scolastici del centro urbano e delle frazioni”.
Altrimento detto, nel prossimo triennio è prevista una spesa di 35mila euro annuale tra consumi elettrici, gas e gasolio, mentre nel solo anno 2016 è stata di oltre un milione di euro. Nel 2014 era addirittura 1milione e 200mila euro.
Niente più fitti scolastici. Alla voce, invece, fitti scolastici per le scuole medie inferiori cittadine, invece, spicca il numero “zero”, dopo che per anni hanno rappresentato un importante salasso per le casse di Palazzo Gentile. Ebbene, se nel biennio 2015-2016 le spese per gli immobili (alcuni dei quali davvero fatiscenti) sono state di poco inferiori ai 100mila euro, dall’anno in corso saranno azzerate, perché gli alunni della scuola “De Renzio” sono stati trasferiti alla “Rogadeo”, mentre i bambini della scuola dell’infanzia “Maria Grazia Murgolo” di via Pasquale Martucci Zecca ora si trovano alla “Fornelli”.
Ammodernamento servizio telefonia. Sempre restando in materia di istituti scolastici, altro obiettivo degli uffici comunali è continuare a risparmiare sui contratti di telefonia, dopo che il contratto con l’attuale gestore è stato rivisto nel 2014. Rivisitazione che ha portato notevoli risparmi, che saranno mantenuti anche nel prossimo triennio.
Segno sempre meno per le spese idriche. L’Ufficio Ragioneria andrà avanti con il progetto iniziato un paio di anni fa, e che pare stia dando frutti concreti.
E quindi raccolta dei dati dei consumi idrici delle singole utenze, e susseguente messa in atto di proposte operative per il contenimento dei consumi mediante la rimodulazione dei contratti di fornitura, sostituzione di apparecchi misuratori non coerenti, cessazione delle utenze non attive e/o non più utilizzate, e altro ancora. In questo modo, spiegano da Palazzo Gentile, contano di ridurre di 10mila euro annui le spese rispetto ai trienni scorsi, con una uscita di 195mila euro per il 2017-2018-2019.
Zona 167: recupero somme. La parte più interessante è quella che riguarda la zona 167, da dove il Comune invece ha predisposto, già per il 2015, un modo per fare cassa.
Inizialmente, infatti, sono stati esaminati tutti i fascicoli relativi alle procedure amministrative ed ai contenziosi instaurati con i soggetti espropriati. Poi è stato formato un dossier per ogni ditta espropriata che abbia incardinato un giudizio presso l’autorità giudiziaria, dando un’occhiata anche ai vari giudizi conclusi con sentenze. Conseguentemente, poi, da un lato c’è stata la quantificazione delle maggiori somme versate dal Comune a titolo di maggiori indennità espropriative, dall’altra una dettagliata ricerca di dati anagrafici e residenza dei primi assegnatari degli edifici sociali ai quali richiedere le somme risultanti dal conteggio. Che ha certificato che Palazzo Gentile deve recuperare oltre 1milione e 700mila euro, in parte già riscosso. Per l’anno in corso, quindi, è previsto un ulteriore saldo positivo di 285mila euro.