Un’intima rimpatriata tra amici.
Ci piace riassumerlo così il Memorial “CICCIO X SEMPRE”, andato in scena mercoledì sera presso la struttura “Bellavista Soccer” a distanza di quattro esatti dall’inaccettabile sconfitta del corpo di Ciccio Marrone per mano del maledetto Covid-19.
Non si è trattato di un evento ufficiale, solenne, con ospiti da invitare istituzionalmente e inutili forzature emotive; al contrario, è sembrata una leggera e sentita reunion tra persone che nel corso della purtroppo breve vita del Gigante Buono bitontino hanno condiviso con lui alcune delle sue tante passioni, tra le quali quella per lo sport in tutte le sue manifestazioni.
Un’idea nata dalle “chiacchiere da bar” di due romantici sognatori, diventate poi pragmatica pianificazione in men che non si dica e, infine, un quadrangolare tra squadre di minicalcio (7vs7) organizzato da chi aveva lanciato Ciccio nel mondo dell’arbitraggio dei tornei amatoriali over30, con in campo molti dei protagonisti che avevano animato anni fa queste sane competizioni iper-dilettantistiche per atleti non più in erba.
L’evento è stato reso pubblico sul sito e sulla pagina Facebook di questa testata in data 3 aprile 2025 e il risultato – fantastico – è stato quello di vedere, assieme ai cari di Big Brown, tante persone giocare a pallone in suo nome e in suo onore; una delegazione di dirigenti del Futsal Bitonto donare alla Famiglia Marrone l’ormai immancabile maglia da gara con la scritta CICCIO PER SEMPRE all’altezza della nuca; la FIDAS Bitonto del Presidente Mirko Lacassia e del Dottor Nicola Coviello (nefrologo in servizio all’Ospedale “Di Venere” di Bari) intervenire sul tema e sul valore della donazione di sangue e altri emoderivati.
Insomma, tanta gente che ha risposto “presente” in maniera spontanea ed emozionata, anche al di fuori del minitorneo disputato dalle squadre Vecchia Guardia, Intralot, Amici ’89 squadra blu e Amici ’89 squadra gialla, come alcuni compagni di viaggio di Ciccio ai tempi dell’avventura Bitonto Calcio in Serie D.
A proposito di “competizione”, poco importa chi ha vinto o perso nel corso delle due semifinali, della finalina e della finalissima con match tutti d’un fiato da 25 minuti; è vero, è stato bello veder premiati i partecipanti con le coppe di squadra destinate alle quattro contendenti, così come il miglior portiere, il miglior giocatore assoluto, l’autore del gol più bello, eccetera con i trofei individuali, ma il senso massimo delle circa quattro ore trascorse assieme – inclusa la chiusura in loco con pizza e birra tutti assieme appassionatamente, fra risa, racconti, ricordi e sfottò, proprio come piaceva a Ciccio – è stato tutt’altro… Cioè perpetuare il modus vivendi del nostro Gigante Buono, edificato sull’amore verso il prossimo e per i cani, sull’amicizia, sul dinamismo sociale, sul rispetto e sulla solidarietà, sull’adorazione nei confronti della propria dolce metà esistenziale e sull’inscalfibile senso dei legami familiari.
Come inciso sulla targa donata ai Marrone presenti, affidata dolcemente alle mani dell’insostituibile figura materna, “Il ricordo indelebile dell’amato Ciccio continua a diffondere Amore, Amicizia e Solidarietà”: ecco perché nessuno smetterà mai di nominarlo, ricordarlo, celebrarlo, ringraziarlo per quello che ha fatto e per l’inestimabile eredità donata a tutti noi.