La scuola come istituzione portante della comunità, capace di preservare e diffondere i valori nei quali i consociati si riconoscono: tradizione, cultura, identità.
E’ questa la convinzione invalsa, mista ad un legittimo atteggiamento rivendicatorio, che ha indotto ieri mattina genitori, alunni e rappresentanti dell’I.C. don Tonino Bello di Mariotto allo stato di agitazione e protesta contro l’iniziale, ventilata evenienza di chiudere l’unica sezione di scuola media (in pratica la costituenda prima classe) della frazione, per accorparla ad una delle due sezioni della vicina Palombaio.
La giornata di sciopero dei ragazzi, durante la quale si sono registrati momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine, è stata vissuta dagli astanti nella costante attesa di una notizia o di un documento scritto che comprovasse la riattivazione della sezione mariottana espunta, dopo le prime rassicurazioni ricevute dal Provveditore agli Studi, secondo cui, stante un numero complessivo di 43 alunni delle due frazioni, 13 a Mariotto e 30 a Palombaio, si sarebbero potute formare due sole sezioni della “scuola media”, una a Palombaio e una a Mariotto.
Tale conferma, nervosamente attesa dai mariottani, non essendo pervenuta per iscritto, ha indotto il consigliere Pd Gaetano De Palma a diramare in tarda mattinata il seguente comunicato:
“Nella giornata di ieri, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Prov.le, Dott. Silipo, ha rassicurato il sottoscritto, il Sindaco di Bitonto e l’ex assessore Masciale, che lo hanno incontrato a Bari, sulla PERMANENZA DELLA I CLASSE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A MARIOTTO. La conferma è arrivata stamattina dalla segreteria del Circolo Comprensivo “Don Tonino Bello” che ha confermato il re-inserimento del codice meccanografico che identifica la sezione prima del plesso di scuola secondaria di Mariotto ed ha comunicato allo stesso plesso il mantenimento dell’organico dei docenti. Nessun’altra comunicazione quindi è dovuta, sebbene in via del tutto straordinaria, al fine di rasserenare gli animi, il Sindaco Abbaticchio ha richiesto all’Ufficio Scolastico Prov.le di emanare una nota informativa. L’invito, quindi, è ad assumere atteggiamenti responsabili e a confidare nel lavoro svolto dalle istituzioni”.
La scuola in Italia vive oggi uno dei frangenti più ostici della sua storia: tagli nei bilanci, calo demografico, recessione economica come deterrente delle nascite.
Il rischio che anche il sacrosanto diritto allo studio possa rientrare in una logica matematica di “gioco a somma zero” (si reinserisce una sezione a Mariotto solo togliendola a Palombaio) si fa sempre più concreto e dà l’idea della crucialità dell’adozione di soluzioni pensate e condivise con le comunità, e in linea con la salvaguardia delle peculiarità locali, intese come insieme di esigenze, competenze ed esperienze di vita effettivamente convissute e condivise.