Bitonto è davvero una città strana o, per meglio dire, particolare. Perché anche quando festeggiamo e vediamo una gran fetta di città esultante, c’è sempre qualcosa che non va. Ci sono problemi e polemiche che tornano a galla.
Riavvolgiamo il nastro di qualche ora, allora. Domenica pomeriggio. Chi si è recato al “Città degli ulivi” ha assistito a due spettacoli pagando soltanto un biglietto. Il primo è stato l’ennesimo della compagine neroverde schiacciasassi di Roberto Taurino, che ha rifilato un bel poker di reti ai rossoneri della Nocerina, rafforzando la leadership in testa al girone H del campionato di serie D. Il secondo è stato “il manto erboso del campo, disseminato di buche insidiose, che hanno attentato a traiettorie e legamenti”, come scriveva ieri la “Gazzetta del Mezzogiorno”. Ergo, uno stadio che, ancora una volta, per l’ennesima volta, non sarebbe all’altezza di una siffatta marcia che Cosimo Patierno e compagni stanno portando avanti.
Via alle polemiche, allora, con gli addetti ai lavori e tifosi scatenati sui Social. E tutte queste voci, naturalmente, non potevano non arrivare nelle stanze del potere. A Palazzo Gentile, dove, rigorosamente su Facebook, c’è stato uno scambio di vedute tra il neo consigliere Francesco Natilla e l’assessore allo Sport e Impiantistica sportiva, Domenico Nacci.
Il primo ha tuonato così: “Una squadra di vertice che onora la città, uno stadio divenuto inadeguato per una formazione che sta lottando per regalare ai bitontini la promozione in Serie C. Da quando la giunta Coletti ha inaugurato la struttura nei primi anni ’90 (correvano i Mondiali), non è stato fatto assolutamente niente per contrastare il normale degrado. La Giunta comunale in carica dal 2012 si è guardata bene dal provvedere a una manutenzione conservativa, evitare il dissesto del prato, rendere più agibile e moderno l’impianto. E pensare che il Credito sportivo concede prestiti quasi a interessi zero, basta presentare un progetto valido”.
Il secondo non la pensa così, ovviamente. “L’amministrazione vigila sulla manutenzione del campo e fa di tutto perché il manto erboso possa assecondare le gesta sportive dei nostri calciatori. L’utilizzo del campo soprattutto in autunno/inverno comporta un naturale deterioramento, ma l’attenzione è sempre massima. Mi capita anche di guardare le immagini delle altre partite del girone H (come molti tifosi ne sono certo) e sfido a trovare tre campi migliori del nostro. Questo ovviamente non limiterà mai le nostre attenzioni per il manto, come per il resto dello stadio”. E il tutto postando anche una foto dell’impianto di via Megra datata luglio 2019.
Già, il resto dello stadio. Natilla ha da dire qualcosa anche su questo: “La Giunta si è pure distinta nel vanificare di fatto il montaggio di una curva: i materiali acquistati dalla società giacciono accatastati, per la mancanza di un SI’ municipale. Solo promesse, fatti zero”.
Ecco, allora, la famigerata curva, di cui si parla e, purtroppo, la si attende da mesi.
Senza fare polemiche, ma ci (ri)domandiamo: a che punto siamo?