Campagne isolate in Puglia per la morsa di gelo che non consente il regolare ripristino della circolazione con strade statali e provinciali e aree rurali ancora bloccate da neve e lastre di ghiaccio.
Le aziende zootecniche stanno buttando il latte che non riescono a consegnare ai raccoglitori e sono crollate del 70% le consegne dalla Puglia di ortaggi sia perché bruciati in campo sia perché i mezzi non possono ancora circolare liberamente.
“Drammatica la conta dei danni con migliaia di ettari di verdure pronte per la raccolta bruciate dal gelo, serre danneggiate o distrutte sotto il peso della neve, animali morti, dispersi e senz’acqua perché sono gelate le condutture e vigneti e agrumeti irrimediabilmente rovinati. Al contempo il mancato approvvigionamento di mercati e punti vendita – denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – sta facendo schizzare i prezzi di vendita degli ortaggi che già all’ingrosso risultano da capogiro. Secondo una rilevazione da noi effettuata a poche ore dalle prime nevicate, sono altissimi i prezzi all’ingrosso di rape, carciofi, cavoli, bietole, cicorie, finocchi. E’ urgente che vengano messi a disposizione tutti i mezzi a disposizione anche dall’Esercito per ripristinare le condizioni regolari di viabilità per far uscire le aziende agricole e zootecniche dall’isolamento, anche per non ingenerare distorsioni dei prezzi a danno dei consumatori.
“In provincia di Lecce è a rischio la produzione di patate novelle – rivela Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – perché gli speciali impianti di irrigazione delle serre realizzati a Ugento sono saltati per via delle gelate. Così come sono a rischio crollo le serre dei fiori a Leverano che stanno cedendo sotto il peso di neve e ghiaccio. La situazione è critica in quasi tutta la regione, per cui chiediamo una ricognizione tempestiva del danno per sostanziare la richiesta di declaratoria di stato di calamità naturale. Al momento risulta pregiudicata l’attività economica di aziende agricole che hanno subito danni agli impianti produttivi vitivinicoli, agrumicoli ed ortofrutticoli, interamente da rifare, alle masserie, alle stalle, ai depositi, al bestiame e non da ultimo alle produzioni, completamente compromesse”.
L’assoluta mancanza di liquidità e le gravi situazioni debitorie che ne conseguiranno – secondo Coldiretti Puglia – necessitano di interventi non riconducibili alle calamità “ordinarie”, bensì a strumenti straordinari che per dare sollievo economico alle imprese agricole.