La nostra città si prepara a vivere un momento di cambiamenti sostanziali con l’avvio del cantiere di “Learning from the Lama”, che coinvolgerà principalmente piazza Moro e via Repubblica. Per questo Confcommercio Bitonto, rappresentato dalla referente Cristina Lovascio, accogliendo l’invito degli esercenti ha promosso un incontro che si è svolto all’interno del salone parrocchiale di Santa Caterina.
CONFCOMMERCIO. «Il nostro obbiettivo, sicuramente raggiunto, era di dare voce ai commercianti che hanno risposto positivamente con la loro presenza – ha detto Lovascio -. Solo creando rete e un clima positivo, visti i tanti disagi che i cantieri portano con sé, si potrà riuscire ad affrontare meglio i cambiamenti previsti. Possiamo dire di aver incassato alcune risposte in merito ai tempi e alle informazioni che mancavano. Auspichiamo che la buona collaborazione avviata oggi, con i rappresentanti istituzionali coinvolti e la ditta appaltatrice, siano la base per procedere speditamente e avere informazioni costanti sul cantiere. Gli esercenti, infatti, hanno fatto emergere tutte le loro perplessità specie in ordine ai parcheggi, alla viabilità e alle postazioni di carico e scarico: ci è stato assicurato che ci saranno comunicazioni puntuali, volta per volta, per il buon funzionamento della parte commerciale e cantieristica».
IL PROGETTO. Il progetto “Learning from the Lama“, finanziato dal Pnrr con 5 milioni di euro, mira al rifacimento di alcune delle arterie stradali più significative della nostra città, tra cui via Repubblica, piazza Aldo Moro e via Matteotti (nel tratto che termina su piazza Aldo Moro). L’obiettivo è di favorire la mobilità ciclopedonale, promuovendo un’innovativa gestione del verde urbano, allo scopo di consolidare il legame tra il nostro patrimonio storico-culturale e la natura che ci circonda. La realizzazione del cantiere avverrà «per lotti funzionali: si partirà dall’intera piazza Aldo Moro (ragionevolmente a fine maggio, ndr) per poi proseguire su via Repubblica, per più di 700 metri di lunghezza – ha spiegato l’assessore al Pnrr, Francesco Brandi -. I lavori dovranno necessariamente terminare entro giugno 2026».
I SOTTOSERVIZI. «In questa rivoluzione dobbiamo crederci», ha detto in apertura il primo cittadino, Francesco Paolo Ricci. «Il nostro compito dev’essere quello di non creare disservizi, specie per i sottoservizi che saranno interessati dai lavori: ecco perché siamo in contatto e abbiamo interlocuzioni con l’Acquedotto Pugliese, per cercare delle risoluzioni ed ovviare all’assenza di fogna bianca. La soluzione potrebbe essere quella di pozzi aridi, attraverso un sistema di trivella sopra falda, lungo gli innesti di via Repubblica, per evitare i fastidiosi allagamenti dovuti alle bombe d’acqua, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici». Allo stesso modo anche «Openfiber ha già dato dei cronoprogrammi di intervento».
PROBLEMA PARCHEGGI. «Non è possibile – ha ribadito Ricci – che su 30 mila maggiorenni residenti in città ci siano ben 38 mezzi a motore, significa che ci sono troppe auto in città. Potete rimproverarmi il dover potenziare i mezzi pubblici, i collegamenti, mi mettereste spalle al muro. Ma dobbiamo abituarci a lasciare l’auto e a poter godere della nostra città da parte a parte, a piedi». «Ce lo chiede l’Europa – ha fatto eco l’assessore Cosimo Bonasia -. Entro il 2050 saremo chiamati a cambiare caldaie, a preferire l’elettricità al gas, e non potremo ribellarci. Dobbiamo entrare nell’ottica di un cambiamento più generale e dobbiamo farlo insieme. Non possiamo da un lato chiedere l’istituzione di un registro tumori e dall’altro continuare a produrre inquinamento, tanto che presto verranno installate delle nuove centraline per il monitoraggio dell’aria». Al momento, pare siano in corso delle ipotesi anche per eventuali parcheggi interrati: «Stiamo contattando dei privati, ma non escludiamo nemmeno di contrarre un mutuo da 8-10 milioni di euro per la realizzazione di un parcheggio interrato in centro. Si sta valutando anche l’ipotesi di concretizzarne uno al Park&Ride, dove, si potrebbe prevedere un paio di piani interrati, uno sopraelevato e un piano stradale dedicato ad altre attività». Ciò che è certo è che per gli imminenti lavori «sarà necessario avere un piano di viabilità costante che deve riguardare tutto il centro cittadino: non si esclude la possibilità di creare nuovi stalli per i parcheggi dalla stazione Santi Medici fino al sottopasso “Pasquini”, tra via d’Angiò e via De Capua, che è l’area più vicina a via Repubblica. Inoltre, potrebbe arrivare l’installazione di un pannello conta parcheggio sul corso, così da evitare che ci si immetta sulla strada se si è in cerca di un posto auto».
L’IMPRESA DEVE VOLARE. «Sono un bitontino, questa è la mia città dove sono nato, dove lavoro, dove finirò la mia vita, ho tutto l’interesse affinché il lavoro riesca al meglio: ci saranno sicuramente dei problemi, ma se ci sosteniamo gli uni gli altri, comunichiamo con franchezza, sono certo che sarà tutto più sereno e si procederà spediti». È franco Emanuele Pagone della ditta Abbatantuono, vincitrice dell’appalto di “Learning from the Lama”. «Avremmo potuto mettere le transenne in piazza per fare propaganda, ma non è quello l’obiettivo: abbiamo fatto dei lavori propedeutici con nuovissimi scanner laser e droni, per far sì che ci fossero dei rilievi di alta precisione, affinché a inizio lavori abbiamo ben chiara la situazione, senza il bisogno di correggere il tiro nella fase dei lavori. Ci dobbiamo mettere entusiasmo, perché aumenteranno notevolmente le aree a verde e migliorerà l’aspetto della città». Il materiale, inoltre, è già in fase di approvvigionamento con pietra di Trani e Apricena, saranno rimossi i mattoncini di cemento e aumenterà lo spazio dei marciapiedi, che saranno a livello stradale. Pagone ha rassicurato i commercianti: «Concorderemo con i vigili, step by step, un piano del traffico. E ciò che ci preoccuperà sempre sarà la sicurezza nei nostri lavoratori e operai».