Eppur qualcosa si muove.
Dopo mesi di silenzio (di lavoro sottotraccia?) l’amministrazione comunale ha finalmente parlato, in qualche modo, sul difficile caso delle lampade votive, servizio tolto a principio 2018 alla ditta di Cuoccio Giuseppe dopo oltre 30 anni e in attesa di trovare una soluzione definitiva. Quindi un concessionario.
Da Palazzo Gentile sono arrivate due risposte nei giorni scorsi. Entrambe parziale e momentanee. La prima riguarda l’uso delle lampade votive a batteria ed energia solare (il Regolamento ad hoc è stato licenziato mercoledì, nell’ultimo Consiglio comunale https://bit.ly/2QctlX4), la seconda, invece, si rivolge a tutti coloro che – erroneamente – hanno pagato la tradizionale quota annuale al vecchio concessionario, nonostante gli inviti a non farlo.
Uno scritto/manifesto diffuso in città nelle ultime ore, in cui però non viene precisato un aspetto per nulla marginale: se ci sarà il rimborso delle somme versate.
“Il Comune di Bitonto invita i cittadini che abbiano pagato al precedente concessionario “Ditta individuale Cuoccio Giuseppe” per il servizio di illuminazione votiva cimiteriale compensi per l’anno 2018 a inviare una comunicazione relativa alle quote pagate. Per la comunicazione va utilizzato esclusivamente l’apposito modulo, scaricabile dal sito internet del Comune di Bitonto e ritirabile presso l’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) – Informagiovani a Palazzo di Città (corso Vittorio Emanuele, 41 – 1° piano). Saranno accettate solo comunicazioni con allegata la documentazione che attesta l’avvenuto pagamento. La comunicazione potrà essere inviata per posta elettronica all’indirizzo urp@comune.bitonto.ba.it o consegnata a mano recandosi di persona presso l’URP – Informagiovani a Palazzo di Città (lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13, giovedì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18).