Estate, tempo di lamentele e denunce. Non passa giorno che non arrivi in redazione la mail di un cittadino amareggiato per qualcosa che vede accadere a Bitonto.
Topi, blatte, schiamazzi, fioriere deturpate: il consueto campionario di tristezza.
Anche l’ultima segnalazione non stupisce più di tanto, perché racconta una situazione che stigmatizziamo da tempo.
Le foto sono inequivocabili: la Zona artigianale è ridotta a discarica a cielo aperto. Salotti frantumati, carcasse di elettrodomestici, oggettistica varia.
Insomma, rifiuti di ogni sorta oltraggiano quel quartiere che doveva essere il fiore all’occhiello produttivo della città e invece sembra la culla dell’abbandono. Per di più, stupisce il fatto che tutte le “rimmate” che elencavamo, spesso vengono gettate con indifferenza accanto ai cassonetti che pur esistono. Come a dire: l’inciviltà non solo è distruttiva, ma pure cieca.
Certo, poi succede che quegli odiosi scarti di modernità restino su quelle strade e quei marciapiedi per settimane, ma questa è un’altra storia…