Una villa comunale più “frazionata”, e quindi più controllabile e sicura?
L’idea, secondo quanto riportato da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di qualche giorno fa, sarebbe balenata al sindaco Michele Abbaticchio.
Che avrebbe già un piano in mente: nell’area più lontana del polmone verde cittadino, accanto allo spazio ludico per i più piccoli, si pensa di attrezzare un percorso benessere, con tanto di attrezzi per l’attività fisica.
Un’altra parte, poi, potrebbe essere destinata allo sgambamento dei cani, che potranno entrare in villa soltanto se provvisti di guinzaglio e museruola.
Un’altra zona, ancora, probabilmente quella perimetrale, infine, sarà dedicata all’interesse di tutti coloro che si divertono a fare jogging e footing.
Tutto questo, però, c’è da dirlo subito, è soltanto una proposta, che ben presto potrebbe essere portata all’attenzione dell’Urban Center, e magari all’Ufficio tecnico di Palazzo Gentile.
Ma perché questa “rivoluzione”?
Da un lato c’è la volontà, ha sottolineato il primo cittadino al quotidiano diretto da Giuseppe De Tomaso, di rendere la villa comunale davvero più fruibile a tutti, accontentando le varie necessità che di volta in volta si manifestano, e dall’altro la necessità di prevenire le azioni di inciviltà e bullismo, purtroppo davvero tante nell’ultissimo periodo, nonostante sia stata aumentata la vigilanza mattutina e pomeridiana grazie alla presenza di otto nuove “sentinelle” che stanno usufruendo del Reddito di dignità.
“Frazionando” il polmone verde cittadino che porta il nome di Umberto I – è la convinzione del Comune – sarà anche più facile capire chi non rispetta le regole.
Nel frattempo, la villa resterà chiusa per tutta la giornata di lunedì 11 settembre a causa del trattamento fitosanitario ai lecci che sarà effettuato nella notte tra domani e lunedì.