“La Riforma di Renzi? Solo un pastrocchio confusionario e pieno di menzogne“.
Ha definito così, in termini perentori, la “riscrittura costituzionale” il presidente del Comitato per il No di Forza Italia, inauguratosi due sere fa su via Traetta, il professor Francesco Gaudimundo.
Dopo una relazione tanto critica quanto appassionata, con la quale ha smontato punto per punto la proposta renziana, ha concluso: “La legge elettorale che viene presentata è persino più pericolosa e mal fatta del porcellum, è diabolica, perché scomparirà la democrazia Parlamentare, col 20% si potrà avere tutto il potere col premio di maggioranza, riflettiamo bene su questo. Insomma, è il momento di salvare la nostra democrazia“.
Poi, è stata la volta di Carmela Rossiello, consigliere comunale e dirigente scolastica: “Siamo governati da un signore che avrà un potere assoluto andando a ledere le autonomie locali, che rappresentano i bisogni del territorio. Siamo In presenza di un autentico colpo di mano. Urge portare le persone a votare, perché se dovesse passare la Riforma nel paese si verificherà una situazione di totale squilibrio, verrà meno la base fondamentale di una democrazia. Torniamo a far valere il principio della responsabilità di tutti i cittadini e non dimentichiamo mai che la Costituzione Italiana è la più bella del mondo“.
A chiudere l’affollata cerimonia è stato il consigliere regionale Domenico Damascelli: “Ringrazio innanzitutto gli amici che sono venuti da tutta la Puglia, significa che l’argomento è davvero sentito. Questo Comitato nasce senza simboli di partito, perché è aperto a tutti affinché tutti informandosi possano votare con coscienza“.
“Renzi è un imbroglione – ha po proseguito il rappresentante bitontino a via Capruzzi -, persino il quesito è ingannevole, introduce l’immunità parlamentare per i consigli regionali, un rifugio per mascalzoni. Vogliono espropriarci del nostro diritto di voto per allontanare ulteriormente i cittadini dalla politica. Dobbiamo impedire la deriva autoritaria. Forse, è vero, ci vuole una riforma, ma questa è una “deforma”. Dimezzare davvero il parlamento e dare competenze regionali ad un eventuale nuovo senato: questo si dovrebbe realizzare. La Costituzione non è un giocattolo per fare campagna elettorale. D’altronde, non poteva che essere farraginosa e incomprensibile dal momento che si tratta sempre di una legge partorita da un governo fatto da transfughi e traditori“.