Immaginate, cari lettori, se d’improvviso non ci fosse
più il vento.
Gli alberi, inutili sentinelle musone.
Il cielo, un fermo tappeto
azzurro pigro d’ali.
Il mare, un incolore campo senza più una vela ed un
gabbiano.
Le foglie, bambine sole senza il soffio della culla invisibile.
Succede
proprio questo, quando scompare chi ci era caro.
Scarpiniamo per strade popolatissime
e deserte senza più una stilla d’aria dentro.
E il respiro?
Il respiro dov’è?
Papà, papà dove sei? Ricordi quando accoccolato sul ciglio del letto mi
raccontavi le favole e mi insegnavi a sognare già prima di dormire?
Mamma, e
tu? In quel letto di ospedale venivamo a sostenerti ed eri tu che ci prendevi
per mano e ci sollevavi da un abisso di dolore perché avevamo ancora da vivere
la vita.
Figlio, figlio mio, e tu perché l’hai fatto? Potevi pure dirmelo che
ti sentivi solo, abbandonato da tutti, io c’ero. Dovevi dirmelo, prima di
piantarmi nel cuore il coltello della tua disperazione per sempre…
E tu,
sorella, che hai fatto tanto per tutti, eppure non ti hanno creduta quando a
soffrire era il tuo cuore e ti hanno lasciato morire? Giuro che avrai la giustizia
che meriti. Ma intanto dove sei?
E tu, fratello silenzioso e malinconico,
scusami se non ti ho mai capito e avevo sempre troppe cose da fare e non facevo l’unica che avrei dovuto fare…
E tu, ragazzo mio, che mi amavi come fanno gli usignoli e sorridevi
come un sole di primavera, in quale notte infinita ti hanno chiuso?
Nonna, a chi stai raccontando ora le ferite segrete della tua giovinezza troppo presto abolita, come facevi quando intorno al braciere le tue parole ci riscaldavano più del fuoco?
Nonno, nonno, e tu
che fine hai fatto? Che bello quando mi accompagnavi a scuola e non avevo paura
di niente, perché la mia manina dentro la tua grande grande palpitava come fosse
cuore…
Quanti giorni perduti, quanti sguardi smarriti, quante ore vuote…
Già, oggi, almeno oggi, chiudiamo piano gli occhi e aspettiamo.
Aspettiamo
che il cielo dolce ci carezzi ed il vento torni a cantare nel nostro cuore.
Ecco, ecco
dove sono papà, mamma, il nonno, la nonna, quel fratello e quella sorella: sono
dentro il nostro respiro.
Per sempre.
Forse, l’amore è eterno perché vorremmo che fossero eterni coloro che amiamo…