Il balzo è di quelli notevoli, ma forse era il minimo che ci si potesse aspettare dalla raccolta porta a porta a 360 gradi, visto che – ed è bene ricordarlo solo per onestà intellettuale – era Bitonto a essere in forte difetto e imbarazzo rispetto alla maggior parte dei Comuni dell’hinterland barese. Fatta eccezione per Bari, la città dell’olio e del sollievo era l’unica ad avere ancora i classici cassonetti per strada ed essere in ritardo (considerevole, ma i motivi li conosciamo) sul porta a porta allargato. La notizia è, però, il fatto che il salto in avanti è arrivato in tempi rapidissimi. Succede, infatti, che, dopo anni di percentuali irrisorie e ferme al 30 per cento, nella settimana tra il 16 e il 22 maggio la percentuale è schizzata al 75,52 per cento, con un segno +, quindi, di oltre 40 punti rispetto al 9 maggio, il giorno in cui tutto è iniziato.
I numeri, ovviamente, non cancellano le criticità presenti (furti di mastelli e corsa forsennata al rilascio dei rifiuti in campagna), ma fanno indubbiamente sorridere e avere fiducia nel prosieguo di un percorso appena iniziato.
«Onore ai bitontini – è l’elogio del numero 1 di Sanb, Roberto Toscano – che l’hanno voluto con determinazione e consapevolezza. Significa che abbiamo abbattuto drasticamente i rifiuti che finiscono in discarica, destinandone decisamente la maggior parte al recupero e al riciclo. È un risultato bellissimo, un grande servizio all’ambiente, alla città e alla salute nostra e dei nostri figli».
«Un grande risultato – esulta, invece, il sindaco Michele Abbaticchio -, un incentivo a continuare per migliorare sempre di più lasciando alla comunità un futuro con un ambiente più sano e dei costi che si ridurranno, dopo il primo investimento iniziale, negli anni futuri. Grazie alla Sanb, a tutto lo staff, agli operatori tutti».