Un nuovo tetto per i padri separati.
È la prima casa alloggio in Puglia per dare accoglienza a quei papà che vivono il loro profondo disagio umano e familiare.
Nel dicembre scorso, il centro ha aperto i battenti a Modugno, popolosa cittadina dell’hinterland barese, su iniziativa della Caritas diocesana Bari-Bitonto nell’ambito del progetto nazionale Osa (Oasi Strade Aperte).
Nella villetta di via Roma, messa a disposizione dall’arcivescovo monsignor Francesco Cacucci, vi sono 6 posti letto dove sarà possibile alloggiare fino a 8-12 mesi in modo da dare un aiuto completo a coloro che, oltre a non avere più una dimora, hanno perso qualsiasi certezza.
“Dopo sei anni dall’apertura del dormitorio “Don Vito Diana”“, spiega il direttore della Caritas locale, don Vito Piccinonna (e presto nuovo Rettore della Basilica pontificia dei Santi Medici Cosma e Damiano di Bitonto), “abbiamo potuto constatare che circa un terzo del 40 percento degli ospiti italiani presenti nella struttura è formato proprio da padri separati. È un dato emergenziale che ci ha scossi e spinti ad agire“.
Accanto alla necessità di offrire una sistemazione abitativa, c’è quella più importante di garantire un sostegno psicologico.
Per questo i papà rimasti soli saranno affiancati da una equipe di professionisti (psicologa, mediatrice familiare, avvocato) che li accompagneranno durante il percorso di integrazione, con l’obiettivo di ristabilire un contatto soprattutto con i figli, e laddove sarà possibile anche con il coniuge.
“Grazie all’opera della equipe specializzata“, aggiunge don Vito, “si cercherà di supportare la paternità e il ripristino dei rapporti con le famiglie, attraverso lavoratori e attività. Purtroppo, l’emergenza e il disagio abitativo legato alle separazioni sono in aumento. Abbiamo realizzato un servizio importante proprio nell’anno della Carità, in cui stiamo investendo molto, sperando che possa continuare e crescere sempre di più. È un ulteriore segnale di vicinanza alla comunità“.
All’interno della casa alloggio ci sono anche tre lavoratori (tecnologico, didattico e artigianale) dove gli ospiti, spesso senza lavoro, possono ritrovare uno spazio vitale, dove mettere a frutto le loro esperienze, anche in prospettiva di un reinserimento occupazionale. La diocesi ha attivato un progetto di rete coinvolgendo parrocchie e associazioni per fronteggiare con impegno il “precariato dei papà”.
La nuova opera – segno è stata benedetta dall’arcivescovo di Bari-Bitonto Francesco Cacucci. “Papa Francesco“, ha sottolineato,”paragona la Chiesa a un ospedale da campo in cui non si risolvono tutti i problemi, in cui ci si trova ad affrontare le emergenze emergenze non sempre lo si fa nel modo giusto. Questo dovrebbe farci capire quanto sono importanti i percorsi di comunità d carità, ricordandoci che la chiesa è parte dello Stato e che noi dobbiamo essere operatori di amore di Dio“.
L’articolo è stato pubblicato sul N° 6 di febbraio scorso del settimanale “Famiglia Cristiana”. Si ringraziano per la cortesia la testata e l’autore Nicola Lavacca.