DI DONATO ROSSIELLO E NICO FANO. Quando si parla in termini di Borsa e Finanza, tra i non professionisti del settore, si ha la naturale tendenza ad immaginare una sorta di universo parallelo costellato di cifre ed indici incomprensibili, lontano anni luce dal mondo concreto; in pratica, un ambiente popolato da lucidi e spietati calcolatori il cui unico scopo vitale resta quello di depredare l’ignaro risparmiatore dei propri averi o di speculare torbidamente dietro il sipario degli eventi internazionali.
Sfatiamo un po’ di luoghi comuni e cerchiamo di fare un brutale punto della situazione.
Il Novecento ha vissuto importanti sconvolgimenti a livello globale (e non solo), basti pensare ai due grandi conflitti bellici, alla successiva strisciante guerra fredda tra USA ed Unione Sovietica, alla caduta del muro di Berlino, alle tensioni nei Balcani e l’elenco potrebbe continuare.
Perché citare tali brutture in un articolo di natura economica? In tempi recenti abbiamo assistito ad un mutamento degli scontri tra le grandi potenze: dagli scenari con dispiego di forze militari e sacrifici di vite umane, ai meno sanguinari mercati finanziari. Un esempio pratico, estremamente lampante, può configurarsi nella gestione del governo americano di Donald J. Trump, il quale sembra divertirsi parecchio ad emulare strategie da Risiko de’ noantri, simulando attacchi a pugno duro a questa o a quella nazione, ma riuscendo ad influenzare i mercati a colpi di Tweet. Lo scorso 2 dicembre, tramite un noto social network, annunciò dalla Casa Bianca l’imposizione di nuovi dazi doganali sull’acciaio per Argentina e Brasile, facendo crollare le Borse e scatenando un flusso di vendite azionarie. Se da un lato discorrere di azioni, obbligazioni o risparmi potrebbe risultare asettico, non si può trascurare quanto i numeri celino vissuti, emozioni, trascorsi e quanto tali orientamenti borsistici incidano sulle nostre scelte nel quotidiano, come l’accensione di un mutuo, l’apertura di un conto corrente, la semplice attivazione di carte prepagate o la spesa familiare.
Ed è allo scopo di informare, orientare e, perché no, distendere i seriosi argomenti di natura economica che nasce questa rubrica dall’autoironico nome “La Borsa o la vita!”. Vorremmo rappresentare un virtuale sportello informativo per i lettori, i quali potranno persino rivolgere delle domande, esprimere dubbi o avanzare proposte di trattazione argomenti scrivendo direttamente all’indirizzo e-mail: laborsaolavita2020@gmail.com.