Questa bella storia la raccontiamo già da anni.
In pienissima zona 167, due strutture che un tempo erano in mano ai più forti o a chi si sentiva tale sono (quasi) pronte ad avere un’altra vita. Completamente diversa. Più bella e utile. E gestiti da persone con abilità diverse per persone con diverse abilità. In via Muciaccia ci sarà un modulo di residenzialità temporanea in favore di 4/6 soggetti con disabilità non motorie e con sufficienti capacità cognitive, al fine di accrescere livelli di autonomia e di autosufficienza. In via Togliatti, invece, farà bella mostra di sè un Bed and Breakfast con annesso centro di supporto per le famiglie più fragili. L’ultimo passaggio è di qualche giorno fa, con l’avvio dei lavori in entrambi gli immobili (dovevano partire già nel 2020, ma tutto è stato annullato causa Covid 19) affinchè tutto sia pronto a fine ottobre e grazie a 600mila euro che arrivano dal Pon sicurezza.
Lo start degli interventi, però, segue a un racconto che inizia dal 2015 quando, il Consiglio comunale decide di affidare i due appartamenti sottratti alla criminalità organizzata alla Rete area disabilità “Road” con capofila l’associazione “L’Anatroccolo” di Domenico Bellifemine nell’operazione di rilancio globale dell’intera zona 167. Mancano, però, i soldi per il restyling e, perciò, nel settembre 2018 dal Comune decidono di bussare alle porte del ministero dell’Interno per i finanziamenti necessari per passare dalle parole ai fatti. Dal Viminale si fanno sentire nell’estate successiva e lo fanno con due risposte. Bellissime. Non solo il disco verde alla proposta di Palazzo Gentile, ma anche i soldi necessari e, di conseguenza, un assegno di quasi 600mila euro. Incassato il via libera, è partita la gara per la realizzazione del progetto definitivo (a farlo è stata la società romana “Apollodoro studi e ricerche S.r.l”) quindi il bando di gara, il successivo affidamento arrivato a dicembre e lo start con i lavori.