Sbloccare al più presto gli esami di abilitazione per i medici neolaureati, sospesi dall’ordinanza del 24 febbraio scorso. A chiederlo, il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, che si appella al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Ministro della Salute, Roberto Speranza e a quello dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi.
“Il Paese è in una situazione di emergenza sanitaria che vede in prima linea medici, strutture ospedaliere, presidi sanitari tutti coinvolti e impegnati per limitare la diffusione della malattia – scrive Anelli, rivolto a loro -. La recente ordinanza del 24 u.s. del Ministro dell’università e ricerca ha sospeso, rimandando a data da determinarsi, lo svolgimento degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio professionale medico. È però necessario rafforzare il sistema sanitario, garantendo forze e risorse che possano sostenerlo in questo sforzo prolungato di contrasto al diffondersi del coronavirus”.
“Di certo, abilitare i giovani colleghi appena laureati consentirebbe di poter allargare significativamente il numero di medici di cui il sistema ha sicuramente bisogno, anche per fare fronte a denegate ma possibili ipotesi di sostituzione di medici esposti durante il servizio – prosegue -. Sono quindi a richiedere con forza a nome della Professione medica la individuazione della data, nel più breve termine, per lo svolgimento degli esami di stato a oggi sospesi sine die”.
“Come Ordini territoriali dei medici chirurghi e degli odontoiatri – conclude – assicuriamo la massima collaborazione ed il nostro impegno anche sul piano organizzativo al fine di conseguire l’obiettivo di rafforzare il SSN in questo momento di grande necessità”.
“In questo frangente abbiamo tanto bisogno di nuovi medici per assicurare l’assistenza, potenziando gli organici e anche sostituendo i colleghi che dovessero essere messi in quarantena – spiega ora il Presidente Fnomceo -. Abbiamo messo in rete tutti gli Ordini territoriali e abbiamo visto che a rispondere con entusiasmo alle richieste di personale per le sostituzioni, o per l’assistenza negli aeroporti, o per rispondere ai numeri verdi sono soprattutto i giovani colleghi. È necessario dare ai neolaureati la possibilità di abilitarsi per poter cominciare a prestare servizio. Sono loro stessi a chiedercelo, a chiederlo ai loro Presidenti. È per dar voce alla loro volontà di essere medici in un momento in cui il Paese ha tanto bisogno di loro che abbiamo chiesto di sbloccare gli esami di Stato, recependo il pieno supporto dei Ministri Speranza e Manfredi, che ringraziamo”.
“Ringraziamo anche la Presidenza del Consiglio per aver permesso ai laureati non ancora abilitati di partecipare con riserva al concorso per l’accesso alla formazione in Medicina Generale – aggiunge infine-. Del resto, la maggioranza (il 57 per cento) dei vincitori non risulta abilitata a causa di questo blocco. E ciò avrebbe potuto far slittare ulteriormente l’inizio del Corso o determinare contenziosi. È questo il momento di far ripartire, tutti insieme, il paese e di far leva sul nostro Servizio sanitario nazionale, potenziandolo per affrontare nel migliore dei modi l’emergenza”.