DI NICOLA CIOCIA
Nel pieno della frenetica campagna elettorale, piomba sulla collettività l’inaspettata notizia che per l’anno in corso è previsto un aumento della tassa sui rifiuti. Da quanto trapelato, è emersa la celerità con cui la maggioranza ha deliberato tale decisione: solo venti minuti. La minoranza, dal canto suo, ha preferito non partecipare e tuonare sui social. Dove è finito lo slogan tante volte sbandierato, “più differenziata – meno tasse”?
In un periodo particolare per tutti, sia per la pandemia da Covid – ancora non del tutto debellata – sia per le grosse difficoltà nell’affrontare gli esagerati aumenti per energia, gas, carburanti, alimentari ed altro, non era proprio il caso oggi di estrarre dal cilindro questo “coniglio”. Si tratta indubbiamente di una mossa non felice, intrapresa proprio nel momento in cui si stanno vagliando i primi risultati della raccolta porta a porta. Stando alle parole dell’amministratore unico Sanb, avv. Nicola Roberto Toscano, i bitontini avrebbero mostrato un certo virtuosismo facendo salire la percentuale di raccolta dal 30 al 75%. Si chiede impegno, responsabilità e senso civico ai cittadini, senza tuttavia mostrare la benché minima intenzione di premiarli per gli sforzi profusi. Eppure una nota regionale contemplava: “I comuni che svolgono in maniera virtuosa le attività di raccolta differenziata pagheranno meno tasse di chi ha assunto un comportamento negligente. Tale meccanismo di premiabilità è noto a tutte le amministrazioni comunali pugliesi”.
Dello stesso tenore la comunicazione datata febbraio 2022 inviata ai cittadini tutti a firma del sindaco Michele Abbaticchio e dell’amministratore Sanb Toscano: “Una buona divisione dei rifiuti è un modo intelligente per ridurre i consumi energetici e i costi dello smaltimento nelle discariche con risparmi per la collettività, per le famiglie ecc”.
In queste giornate cruciali vediamo la politica con la gente e tra la gente elencare programmi su programmi, fare promesse per rendere Bitonto più vivibile e fiorente in ogni settore, coinvolgendo la comunità nei modi più disparati. C’è da chiedersi: sarà così anche dopo il 12 giugno?