C’è
anche un bitontino tra gli 11 arrestati ieri pomeriggio dai
carabinieri di Andria dopo una rapina ai danni a un autotrasportatore
a Mola di Bari.
Deve
rispondere di riciclaggio in concorso.
I
fatti.
Tutto inizia ieri mattina, allorché alcuni uomini effettuano una rapina
nei confronti di un autotrasportatore nella zona di Mola di Bari, a
sud del capoluogo, che trasportava un carico di sigarette dei
Monopoli di Stato ed era diretto a Lecce.
Il
Comando provinciale dei carabinieri, ad Andria, attiva subito le
ricerche e si mette sulle tracce del commando. Dopo aver setacciato
tutte
le aree industriali della città, individuano un importante obiettivo
di interesse operativo, un capannone industriale in località
Monachelle, a due passi da via Trani, dove, erano già emerse
frequentazioni insistenti di alcuni noti pregiudicati del luogo.
Arrivati
sul posto, i militari, un centinaio in tutti, fanno irruzione
all’interno del capannone, dove alcuni uomini stavano modificando i
colli di diversa merce, per eludere il collegamento tra la merce e la
rapina all’autotrasportatore, spezzando la “tracciabilità”
del prodotto, tra cui gli ingenti quantitativi di stecche di
sigarette.
L’ispezione
dei luoghi, tuttavia, riserva anche qualche sorpresa, perché
all’interno del capannone è stata trovata anche altra tipologia di
merce. Da cosmetici ad attrezzi agricoli, da trolley a termosifoni in
ghisa, da sigarette di contrabbando a filamenti per la tessitura, con
tutta probabilità provento di furti e rapine compiute in diverse
località del territorio nazionale, del valore di centinaia di
migliaia di euro e su cui sono in corso le indagini per stabilirne
l’esatta provenienza.
Nel corso delle perquisizioni, sono
stati sottoposti a sequestro anche un TIR, su cui grava un
provvedimento di sequestro, un carrello elevatore, rubato a
Battipaglia tre anni fa, due JAMMER muniti di 32 antenne, utilizzati
dai rapinatori per eludere i controlli delle Forze dell’Ordine.
Il
valore complessivo della merce rinvenuta ammonta a circa un milione
di euro.
Gli
11 arrestati sono stati associati alla Casa circondariale di Trani,
sono tutti pregiudicati e originari della provincia di Bari e Bat.