A Modugno e nei comuni limitrofi come Bitonto, torna l’incubo dell’inquinamento ambientale che potrebbe essere provocato dall’impianto Newo. A preoccupare sono le recenti notizie provenienti da Gioia del Colle, dove un impianto sperimentale di produzione di energia pulita da rifiuto è stato sequestrato, nei giorni scorsi, a seguito di un’indagine svolta dai Carabinieri e dalla Capitaneria di Porto.
Per rassicurare sulla sicurezza ambientale dell’impianto che sorgerà nella zona industriale di Modugno, infatti, l’azienda e la Regione Puglia avevano sempre utilizzato come metro di paragone proprio lo stabilimento di Gioia del Colle, lo stesso ad essere finito agli onori della cronaca perché durante l’ispezione degli inquirenti è stata riscontrata la presenza di pericolosi fanghi acidi, residui di reazioni chimiche industriali, oltre a composti chimici cancerogeni e mutageni nocivi per il feto materno.
Proprio come quello che si vuole costruire a Modugno, lo stabilimento gioiese si occupa della trasformazione pulita e innocua (così finora si era sempre detto) di tutti i tipi di rifiuti in energia.
A sollevare il problema sono stati i deputati del Movimento 5 Stelle, della Commissione d’inchiesta Ecomafie, e la presidente del comitato “No Inceneritore”, Corsina Depalo, che hanno chiesto al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano di ritirare, in autotutela, l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto di Modugno e di richiedere l’annullamento dell’Aia.