Nella località balneare di Santo Spirito, passeggiando lungo il bel lungomare Cristoforo Colombo, durante la bassa marea, all’interno della cala, a poca distanza dalla riva è facile scorgere a pelo d’acqua un grande scoglio, da tempo immemore denominato “Vargalone”. Secondo lo storico bitontino E. Rogadeo il termine “Vargalone” derivante dal greco “brachialion”, ovvero “anello”, e per estensione “bracalone”, indicherebbe uno scoglio con anelli per ancoraggio delle imbarcazioni. E’ facile quindi ipotizzare che tale scoglio, posto nelle immediate vicinanze del Castello d’Argiro e dell’antica via “Catino” proveniente da Bitonto, venisse già utilizzato dal I sec. A.C. per abbarcare. Tale tesi è confermata dal rinvenimento, lungo la costa, a circa 200 metri da Torre S. Spirito, di una nave romana, carica di anfore per il trasporto di olio e vino, databili tra il I sec. A.C. ed il I sec. D.C., affondata a seguito di una avaria. Il Brandi nei suoi scritti “Per l’antichissima Bitonto”, edito nel 1929, scrive: “vicino alla riva, nelle immediate adiacenze del “Vargalone”, vi era una colonna abbandonata e mezza sepolta sulla spiaggia e propriamente sull’antico scalo, vi sono pure resti del porto immersi nell’acqua che in essa si ergono si da formare uno scoglio avente tracce degli anelli che servivano a trattenere le navi”. Da una ricognizione subacquea eseguita nel 1974 sulla zona descritta dal Brandi, si appurò che la profondità dell’acqua in tale luogo era tale da permettere l’attracco ai navigli di discreto cabotaggio, inoltre il grande scoglio del tutto naturale, presentava in vari punti incavi circolari di diverse grandezze, probabili punti d’attracco. Per quanto riguarda la colonna, probabilmente simile a quella presente nel porticciolo di giovinazzo, non sappiamo che fine abbia fatto, ma con molta probabilità fu interrata durante i lavori per la sistemazione del moderno lungomare. Lo scoglio, un tempo tappa obbligata per i giovani bagnanti che dalla riva lo raggiungevano a nuoto per proseguire, dopo vari tuffi, verso il molo di levante, attualmente durante il periodo estivo, compare solitario sotto il luccichio delle acque marine del grazioso porticciolo di Santo Spirito.