All’indomani del protocollo di intesa firmato dall’Università degli Studi “Aldo Moro” e l’associazione bitontina Asso.C.a.l, abbiamo avuto modo di
dialogare con il Magnifico Rettore prof. Antonio Felice Uricchio.
Si
è parlato di un’Università a misura di studente. L’accordo firmato cosa
significa per il futuro del territorio?
«Quello
firmato ieri (10 febbraio, http://www.dabitonto.com/cronaca/r/importante-accordo-tra-universita-e-asso-c-a-l-bitonto-polo-di-spin-off-verso-il-futuro/2525.htm, ndr) è un accordo alla quale credo
fermamente per un’Università aperta, che ha voglia di guardare al territorio,
che coopera e promuove lo sviluppo.
Lo
fa attraverso i suoi partner tradizionali e istituzionali: quindi con il mondo
produttivo, con gli Enti territoriali, attraverso le associazioni con cui spero
di potermi confrontare sempre più.
L’idea
è quella di un Ateneo che attraverso una rete di conoscenza e di lavoro possa
favorire sviluppo e occupazione».
Crescita
e futuro giovanile: opportunità e occupazione.
«Credo
che l’Università debba porsi il problema dell’occupazione, non può limitare la
propria attività alla didattica o alla ricerca: deve promuovere l’occupazione
attraverso le opportunità che può offrire ai propri studenti e ai propri
laureati.
Le
opportunità viaggiano sia in termini di conoscenza ma anche di rete e di
relazione: tirocini, corsi post laurea, formazione continua.
Tutti
anelli di una catena che possa consentire una migliore collocazione sul mercato
del lavoro».
Gli appuntamenti aperti agli studenti non mancheranno.
Il 24 marzo prossimo, infatti, si inaugurerà l’Anno
Accademico 2014 -2015 presso la Fondazione Petruzzelli.