Bitonto?
Non è stato un buon “Comune biciclone” nel 2013.
Lo
certifica Legambiente Puglia, che ieri ha presentato i risultati
della seconda edizione dell’iniziativa nata due anni fa per
fotografare lo stato della mobilità sostenibile regionale, e
realizzato insieme all’assessorato ai Trasporti e alla Mobilità.
Ebbene,
premiazioni e dati alla mano, non ci sono buone notizie per la città
dell’olio. A
vincere, infatti, sono stati il Comune di Accadia (piccolo Comune
biciclone, premiato per la presenza di 10 km di zone 30), Otranto (medio Comune biciclone, che ha 144 km lineari di piste ciclabili, ha
attivo il sistema di bike sharing con 86 sistemi elettronici e oltre
24mila mq di zona a traffico limitato), Ostuni (grande Comune
biciclone con oltre 100 stalli per il parcheggio di biciclette, più
numerose iniziative di sensibilizzazione nel settore), Bari (Comune
biciclone capoluogo di Provincia, 12 piste ciclabili, numerosi
cicloparcheggi, piano di mobilità ciclistica e quello di mobilità
lavoro–casa per i dipendenti comunali). Menzione speciale,
invece, per Melendugno e per il suo progetto “Mare
in bus”, un
servizio che consente ai turisti e ai residenti di spostarsi lungo i
13 km delle cinque marine del Comune salentino, oltre che per il Parco nazionale dell’Alta Murgia e la ciclovia Jazzo Rosso-San
Magno-Castel del Monte.
Legambiente
ha raccolto i dati relativi all’anno 2013 attraverso
l’invio di un cicloquestionario ai 258 Comuni pugliesi.
Hanno risposto in 72, tra cui anche Bitonto. Le classifiche sono
state elaborate prendendo in considerazione la capacità di
soddisfare quesiti come infrastrutture (presenza di piste
ciclabili, isole pedonali, zone a traffico limitato, zone
30); politiche sulla mobilità sostenibile (attività di
sensibilizzazione, percorsi ciclabili per studenti e bambini
realizzati dalle amministrazioni comunali, realizzazione di un piano
della mobilità e presenza di un Mobility Manager); risposta dei
cittadini alla mobilità sostenibile (quali mezzi di trasporto
utilizzano i cittadini per gli spostamenti in città); ricezione
turistica e associativa (la presenza sul territorio di strutture
turistiche e di associazioni che favoriscono e promuovono l’utilizzo
della bicicletta, presenza di ciclofficine per la vendita, il
noleggio e la riparazione di biciclette).
Perché
sorprende che Bitonto non sia stata premiata? Semplice, perché due
anni fa la nostra città si è aggiudicata il premio come grande
Comune biciclone «perché
– questa
la motivazione – ha
provveduto all’installazione del bike sharing, ha realizzato
percorsi protetti casa-scuola e ha promosso durante tutto il 2011
numerose iniziative di sensibilizzazione in collaborazione con
associazioni, strutture turistiche e ciclofficine».
Premiazione
che suscitò polemiche tra il sindaco Michele Abbaticchio,
l’allora vicesindaco Maria Gaetana Murgolo e il capogruppo di Forza
Italia Domenico Damascelli sulla paternità del riconoscimento.
Dal
dossier Legambiente, allora, emerge una città che, probabilmente,
non ha fatto grossi passi in avanti rispetto a qualche anno fa.
O, forse, ne ha fatto qualcuno indietro.
Allora
è lecito chiedersi: cosa ha fatto Bitonto in meno rispetto a Otranto, premiata anche due anni fa?