«Sulle
situazioni locali io spero di fornire risposte concrete e non dichiarazioni di
intenti».
È chiaro, non usa mezzi termini e sa quello che vuole: «Vorrei essere il Questore degli altri, di
tutti i cittadini».
Apre così il suo lungo discorso il dott. Carmine Esposito, 59 anni, che prende
il posto di Antonio De Iesu come Questore della Polizia di Stato di Bari.
«Dedicherò il mio impegno ai cittadini di Bari e di
tutta la provincia: senza i cittadini la Polizia non sarebbe nulla – continua –.
Il termine stesso “polis” significa città, identità, che per noi è un valore
aggiunto: quindi senza i cittadini, siamo poco o nulla».
«Sento
di partecipare ad un progetto più grande, cioè recuperare il senso dell’altro,
l’etica dell’altro. Il termometro deve essere il gradimento della nostra
comunità verso le Istituzioni: è aumentato di gran lunga il desiderio di
sicurezza, per un senso di paura che andrebbe indagato socialmente. Dobbiamo
migliorare e l’ingrediente per farlo è impegnarsi di più e meglio».
E
poi parla delle situazioni locali: «Mi sono documentato, ho letto tanto di quello che incide sulla criminalità
di Bari e di questa provincia. Ci sono fenomeni particolarmente aggressivi,
fenomeni che hanno inciso sulla sicurezza. Tutti noi, però, abbiamo gli
strumenti per poterli affrontare con una magistratura che qui è assolutamente
lungimirante, straordinariamente efficace; con un impegno assoluto dei nostri
poliziotti e con l’impegno di tutte le forze di polizia che offriranno un
contributo in tal senso».
Ai
nostri taccuini un occhio particolare a Bitonto: «La situazione, sulla quale ho letto
diffusamente, sarà oggetto di un’attenta analisi investigativa sotto il
coordinamento di una magistratura a cui poco sfugge essendo profondi
conoscitori di questo territorio».