Vista la foto, la prima preoccupazione è stata questa.
Se il contenitore è stato sbattuto lassù, che fine (brutta) avrà fatto il contenuto?
Già, se il carrozzino s’è issato – non certo per sua volontà – in cima ad un segnale stradale di obbligo sulla via che mena per Mellitto, ad un incrocio nei pressi di Mariotto, chissà dove sarà volato il bambino…
Dopo aver dato una sbirciatina d’aggiornamento al codice stradale per controllare se, per caso, ci fossero state delle modifiche della segnaletica stradale in senso puerile, non molte sono le ipotesi da azzardare su questo esempio (immondo) di pop art.
Scartata quella che riguarda l’eccelsa beltà del bimbo tanto da farlo somigliare ad un angioletto pronto al volo, ecco la più inquietante.
I genitori del pargolo, lungi dall’essere artisti stravaganti, devono aver pensato che un modo sbrigativo per liberarsi dell’attrezzo ritenuto ormai inutile era gettarlo in campagna. Finendo, così, per lanciare nella discarica a cielo aperto la Natura per l’ennesima volta violentata (notare i rifiuti accumulati mestamente nei pressi del capolavoro, please).
Dopo di che, alcuni fanciulli bontemponi avranno avuto l’idea geniale di sistemare lassù quell’oggetto-ricordo triste dell’inciviltà.
Ora, non per fare i barbosi moralisti, non la tiriamo per le lunghe. Però, crediamo che non sia affatto giusto che pure con un passeggino defunto i soliti barbari “passèggino”, spietati e indisturbati, come sempre sulla civiltà…