All’interno del Sancti
Nicolai Convivium (piazza Cattedrale 35) si è tenuto, ieri sera, il
convegno “Restauro e valorizzazione
delle architetture rurali, il Gal Fior d’Olivi verso le giornate di primavera
del Fai”. L’incontro è stato moderato da Antonio Tempesta, tecnico dello sviluppo rurale del Gal Fior
d’Olivi.
«Questa sera
presentiamo-ha dato il benvenuto Antonio
Tempesta– gli ottimi risultati
raggiunti dal Gal Fior d’Olivi nel recupero delle architetture rurali e dei
beni naturali. Infatti,abbiamo allestito anche una mostra dei progetti
conclusi». Durante il convegno “Restauro e valorizzazione delle architetture
rurali, il Gal Fior d’Olivi verso le giornate di primavera del Fai” si son illustrati
i risultati raggiunti durante un difficile percorso,per cui si è prefisso un
prosieguo.
«Il
comune si impegna ad aiutare il Gal Fior d’Olivi –ha
affermato Rocco Mangini, assessore
al marketing territoriale- perché lo
considera un soggetto fondamentale per la gestione del territorio. Grazie alla
collaborazione si giunge ad una crescita culturale».
«Siamo felici di
accogliere le giornate del Fai e dei cortili aperti. Noi gettiamo solo le basi
per lo sviluppo di iniziative come queste affinchè poi, sole, possano durare. Riteniamo
che la crisi economica e dei valori debba essere abbattuta promuovendo la
cultura e con la salvaguardia del territorio. Siamo sempre a favore del giusto,
del buono e del bello».
Attraverso una rete di servizi e i
finanziamenti ottenuti grazie all’amministrazione comunale, il Gal Fior d’Olivi
sta facendo molto per il territorio.
Nicola
Mercurio, presidente del Gal Fior d’Olivi, ha dimostrato di essere fiero
per la missione che si sta portando avanti. «Noi siamo stati chiamati ad attuare un progetto come concreta
applicazione delle politiche del territorio –ha sottolineato Mercurio–. Abbiamo investito molto per il recupero dei beni architettonici; si è spesi più di due milioni di euro per ridare al territorio queste
bellezze architettoniche: dai b&b agli agriturismi o masserie».
«Il Gal
promuove il sistema Puglia in maniera internazionale. Il progetto che
presentiamo oggi si realizza in: chiese rupestri, sentieri del gusto e del
fiore. Ci candidiamo al fai come sistema territorio. Siamo tra i primi a
promuovere questo modo differente di vedere il progetto».
Con “Invasioni rurali” il Gal Fior d’Olivi
sta cercando di elaborare un brand per cambiare la mentalità dei cittadini. Tutto
viene sviluppato nell’ottica del recupero delle nostre radici, della
conservazione dei beni affinchè possano essere risorsa del futuro. Tra i
diversi beni che son stati recuperati, ricordiamo: la Chiesa di Santa Maria della Chinisa, l’antico palmeto Lamparelli tra
Mariotto e Bitonto,l’antico profferio nel nucleo antico di Terlizzi, le Torri
delle pietre rosse di Giovinazzo. In generale, si è pensato di valorizzare masserie, abbeveratoi, portali, archi,
fontane, torri, pagliai, cisterne, insediamenti rupestri, corti, trulli, forni,
e parchi di interesse storici.
«Oggi finalmente posso dire che le
giornate primaverili del Fai nella provincia di Bari saranno e sono
un’occasione propizia per il futuro-ha affermato Rossella Ressa, della Fai Puglia-. L’anno scorso c’è stato il boom. Infatti,
Bari ha raggiunto il secondo posto in Italia, dopo Milano, considerata la
storica capitale del Fai e questa per noi è una gioia immensa e una grande
soddisfazione».
«Siamo 7000 volontari dal ’93 e abbiamo recuperato 7750
monumenti che altrimenti passerebbero inosservati. Nella collaborazione con il
Gal Fior d’Olivi si attiverà una rete anche con Altamura. Nelle
giornate primaverili del Fai ci saranno aperture di ogni genere: dal giardino
alla villa o alla chiesa o al negozio o a tutto ciò che c’è di caratteristico».
Si è posto l’accento anche sulla formazione di 22 mila apprendisti ciceroni per un
progetto nazionale. Così facendo, si agisce anche nel piano scolastico. I ragazzi
della scuola di secondo grado superiore si preparano da novembre con i
rispettivi tutor, docenti di italiano e storia dell’arte. Per quanto riguarda
le aperture delle giornate primaverili
del Fai, le principali caratteristiche sono: l’eccezionalità, l’entusiasmo, la comunicazione e la formazione.
Nel periodo in cui verrà messo in pratica il progetto, attive saranno delle
applicazioni su dispositivi elettronici che fungeranno da guida per il turismo
culturale.
«Vien portato avanti anche un
altro progetto- ha aggiunto la dott.ssa Ressa –, ovvero “Arte. Un
ponte fra culture” che è attivo dove c’è un alto tasso di immigrazione, come a
Bari. Son felice di collaborare con il Gal Fior d’Olivi e spero che si
raccolgano buoni frutti».
Francesco
Carbone ha fatto gli onori di casa presentando il progetto di restauro e recupero della Chiesa di San Nicola
dell’Ospedale.