Nel 2011 fu accusato di abuso d’ufficio in concorso. Oggi la vicenda giudiziaria dell’ingegner Gaetano Ideale Remine, ex dirigente ai Lavori Pubblici del Comune di Bitonto, si conclude con un’assoluzione piena.
“Il fatto non sussiste” per il giudice Rosa Calia Di Pinto del Tribunale di Bari che ha chiuso definitivamente il processo che lo vedeva coinvolto insieme a Francesco Colapinto, anche lui assolto.
Secondo la Procura della Repubblica, Colapinto aveva “dichiarato falsamente che un locale avesse i requisiti tecnici per lo svolgimento al suo interno di un’attività di vendita, mentre si trattava di un locale accatastato come deposito”.
Si era poi “adoperato per ottenere dall’ufficio catastale l’atto di variazione della categoria catastale dell’immobile da C/2 a C/1 e Remine, in qualità di dirigente del settore tecnico del Comune di Bitonto, ha attestato nel certificato la destinazione d’uso commerciale del locale sulla base della sola visura camerale pur in assenza di progetti e/o certificati di destinazione urbanistica di DIA o SCIA e senza il pagamento del contributo di costruzione”.