Presi dalla bagarre politica statunitense è passata quasi in
secondo piano la scomparsa del Professor Umberto
Veronesi, medico ed ex senatore milanese, che ha investito la sua vita nel
campo della ricerca contro il cancro, è stato fermo sostenitore dell’utilità
della prevenzione, attento alla psicologia del paziente, ha promosso la
diffusione di stili di vita sani e alimentazione corretta.
Il dott. Antonio
Moschetta, rappresentante dell’Airc, l’Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro, l’ha
ricordato ai nostri taccuini.
«Il professor Veronesi
è stato un grande Uomo e per noi ricercatoriè stato un privilegio averLo conosciuto. Il Suo profondo credo nella Ricerca e nella Scienza Lo ha visto protagonista come fondatore di AIRC quarant’anni fa».
Egli ha lasciato un segno tangibile del suo credo in
oncologia: «Ha fondato l’Istituto Nazionale Tumori prima ed ha
poi “costruito” l’Istituto
Europeo di Oncologia a Milano, entrambi centri di eccellenza per la cura
dei tumori. Nel campo oncologico ricorderemo il Professor Veronesi come pioniere della chirurgia senologica ed
inventore e strenuo sostenitore della quadrantectomia della mammella – specifica
Moschetta – . Da un punto di vista più
strettamente umano resteranno per sempre vive le verità da Lui raccontate e
sostenute sul testamento biologico, sulla libertà
di opinione e di culto e sulla
richiesta ai giovani medici di osare e trasgredire
nel sapere».
E conclude: «In un
mondo di maschere, il nostro paese ha perso una Persona, un testimone della
grande lotta per una crescita culturaleindipendente che speriamo continui ad essere l’obiettivo primario delle giovani
generazioni».