Il Servizio volontario europeo anche a Bitonto. Con tutti i vantaggi e le utilità del caso.
A richiederlo è stata, ufficialmente, il capogruppo comunale del Partito democratico Antonella Vaccaro, la quale, sollecitata da un consigliere molfettese e grazie alla conoscenza di una persona esperta proprio della materia, si è messa all’opera affinché anche la nostra città possa sfruttare questa occasione.
Si è chiesto, allora, alla posizione apicale nonché responsabile dell’Ufficio di piano, Andrea Foti, e al sindaco Michele Abbaticchio, di accreditarsi al portale del Servizio volontario europeo per poi ospitare per un anno due unità provenienti da altri paesi, che possano essere d’aiuto e che soprattutto, possano acquisire competenze stando nella nostra città. E la situazione sarebbe ancora più importante di prestigio in quanto “sono pochissime le città in cui si svolge”, ha fatto notare l’esponente democratica.
La risposta, a quanto pare, sarebbe stata positiva, perché nei prossimi giorni il Comune dovrebbe accreditarsi ed effettuare tutti i passaggi necessari precedenti e successivi a tale azione. “Foti – ha osservato Vaccaro – si è mostrato entusiasta, anche perché loro hanno accreditato Palazzo Gentile anche per l’Erasmus+. E poi è una occasione importante perché se vogliamo sentirci europei dovremmo imparare a comportarci come tali”.
Ma cosa è il Servizio volontario europeo? Da un lato è un programma di volontariato internazionale finanziato dalla Commissione europea all’interno del programma Erasmus+ e ha l’obiettivo di migliorare le competenze dei giovani. Dall’altro, in pratica, è una esperienza che consente a giovani dai 17 ai 30 anni di vivere fino a un anno all’estero prestando la propria opera in un’organizzazione no-profit. Con attività che vanno dall’assistenza ai disabili, agli anziani o agli ammalati all’animazione con i bambini, gli adolescenti o i giovani, educazione ambientale, ecologia allo sviluppo sostenibile, cultura alle arti, musica, teatro, e a tanto altro ancora.