I matrimoni civili? Non più solo nella casa comunale, ma anche altrove, a patto che abbiano determinate caratteristiche.
La Giunta comunale ha dato il via libera a un atto di indirizzo con il quale si consente alle coppie di poter celebrare il sì non solo a Palazzo Gentile ma anche in proprietà non per forza comunali. Dalla città dell’olio e del sollievo recepiscono, in pratica, come già fatto da altri Comuni, la circolare n°10 del 2014 da parte del ministero dell’Interno, secondo cui è possibile celebrare matrimoni civili in siti che, in ragione della propria importanza storica, estetica o ambientale, abbiano anche una destinazione turistica e siano pertanto aperti al pubblico. Ma si mette in pratica anche il regolamento in materia di matrimoni e unioni civili licenziato dal Consiglio comunale ad aprile scorso, che introduce di fatto i matrimoni celebrati anche in luoghi diversi dalla sede di corso Vittorio Emanuele. Vuol dire, allora, spazio ai soggetti privati che siano proprietari di strutture aperte al pubblico di importanza storica, estetica o ambientale la possibilità di candidarsi per tale scopo.
Dal Comune, allora, inizia la caccia a questi soggetti, alle strutture (devono essere ubicati nel territorio comunale, aperti al pubblico, aventi rilevanza storica, estetica o ambientale; – essere adeguati alla funzione pubblica) e perciò sarà predisposto un Avviso pubblico esplorativo attraverso il quale verificare la disponibilità dei proprietari di concedere in comodato gratuito per la durata di due anni uno o più immobili.