Francesco Marrone, giovane bitontino cinofilo nel senso etimologico del termine, anche quest’anno ha provato a mettersi sulle scapole un’impresa benemerita.
Organizzare una manifestazione in beneficenza degli amici a quattro zampe.
Domenica mattina, in villa, ce n’erano di tutti i tipi: chi sfilava con fierezza, chi mostrava simpatico portamento, chi guaiolava vezzoso, chi voleva solo giocare.
Francesco si fa carico della coinvolgente kermesse e quando trova qualcuno che gli dà una mano, esprime loro la sua profonda gratitudine: “Ringrazio i Giovani Democratici e il PD per lo spazio che mi concedono ogni anno nell’ambito della Festa dell’Unità, per me è tantissimo”.”L’evento che ha come unico obiettivo quello di aiutare le associazioni che si occupano dei trovatelli meno fortunati. Associazioni spesso dimenticate e abbandonate al loro destino, visto che nessun ente pubblico si permette di aiutarle con contributi economici. Vivono dei piccoli contributi che cittadini di buon cuore decidono di donare. Quest’anno l’Associazione alla quale ho deciso di donare tutto il ricavato dalle iscrizioni è ”Il rifugio di Rosa”. Una onlus che si occupa di tutti i trovatelli della provincia di bari, per la maggior parte quelli di Bari, Bitonto e Bitetto.
Ecco in breve la storia del rifugio. “Il ‘’Rifugio di Rosa’’ ospita all’incirca 80 cani tutti recuperati e salvati da situazioni disperate. La signora Rosa Argento,settantaseienne di Bitetto, gestisce con l’aiuto di alcune volontarie questo rifugio. La signora da 25 anni si occupa dei trovatelli, ma il rifugio esiste da soli 9 anni. Rosa ogni giorno si sveglia alle 4 di mattina per recarsi dai suoi ‘’bambini’’. Sì è proprio cosi che li chiama ed è proprio così che li tratta, come fossero tutti suoi figli. Ogni giorno prepara, in tegami extra large, pasta asciutta con sugo, pollo e croccantini per sfamarli. Non vivono in gabbie deprimenti e non mangiano soltanto misere porzioni di tristi croccantini“.
“Quest’anno erano presenti all’evento le Guardie Zoofile, il Dott. Francesco Palermo (veterinario bitontino) e un piccolo stand di una ragazza che produce in casa cibo per cani, senza conservanti (Selene pet di Giorgia Ciocia)“, conclude soddisfatto Marrone.