Non poteva aver compiuto il tentato omicidio perché, quel giorno, si trovava al mare con la famiglia. Per questo motivo, allora, la procura di Trani ha chiesto l’archiviazione del caso per il 42enne bitontino G.R, che da due anni era accusato di aver accoltellato una prostituta colombiana di 21 anni in un casolare tra Terlizzi e Ruvo.
Tutto parte il 14 luglio 2019, allorchè la giovanissima ragazza sarebbe stata aggredita – ed è stata proprio lei a raccontarlo agli inquirenti – da un cliente che, brandendo un coltello, aveva dapprima preteso prestazioni sessuali e poi le aveva sottratto 30 euro, strappato gli orecchini e inferto una coltellata, ferendola al torace e alle gambe.
Qualche giorno dopo, il 42enne bitontino ma all’epoca dei fatti residente a Palombaio, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio ma si è dichiarato subito innocente dichiarando, appunto, di essere al mare con la famiglia, tanto più che nell’incidente probatorio non è stato riconosciuto neanche dalla vittima stessa. Il suo alibi, inoltre, è stato confermato anche da altri testimoni.
Per tutti questi motivi, allora, la procura tranese ha richiesto l’archiviazione del caso dopo quasi due anni.