È giunta alla sua terza edizione la Giornata Mondiale dei Poveri istituita da Papa Francesco ed è ricorsa, ieri. L’obiettivo perseguito è stato quello di puntare il dito contro l’indifferenza verso gli ultimi della società e verso l’aumento continuo delle disparità sociali.
«Una grandissima emozione in questa terza Giornata Mondiale dei Poveri – hanno dichiarato il presidente della Fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano, don Vito Piccinonna, e il direttore Giovanni Vacca-. Il Santo Padre si è fatto vicinissimo alla nostra realtà. Due famiglie i cui figli serviamo nei nostri servizi educativi Padre Pino Puglisi hanno portato i doni del pane e del vino al Papa per la celebrazione dell’eucarestia».
Amara la denuncia che il Papa ha fatto durante la messa celebrata a San Pietro, affollata di persone bisognose accompagnate da volontari e associazioni.
«Si va di fretta senza preoccuparsi che le distanze aumentano, che la bramosia di pochi accresce la povertà di molti».
L’altro momento importante della Giornata è stato il pranzo con 1.500 poveri in Vaticano – una “riunione di amici”, l’ha definita Bergoglio – nell’Aula Paolo VI allestita per l’occasione a grande sala da pranzo con 150 tavoli e 50 volontari a servire gli ospiti.
«Un residente della Casa Alloggio Raggio di Sole –hanno continuato a raccontare don Vito e Giovanni Vacca- ha avuto l’onore di pranzare allo stesso tavolo di papa Francesco. A lui ha così potuto consegnare una lettera da parte di tutta la famiglia della Fondazione Opera Santi Medici. Vogliamo ringraziarlo per questa tenera carezza».